Uno studio dell’università californiana di Berkeley e un test di Altroconsumo hanno riacceso l’attenzione sulle sostanze contenute nei rossetti e nei cosmetici. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas. 

 Uno studio dell’università californiana di Berkeley rivela che l’uso frequente di rossetto possa implicare il rischio di ingerire una quantità importante di metalli pesanti, pericolosi per la salute. I ricercatori hanno analizzato 32 rossetti e lucidalabbra di sette comuni marche, inclusi quelli di alta gamma e hanno identificato una presenza di piombo, cadmio, cromo, titanio, alluminio e altri metalli tossici in una quantità definita preoccupante per la salute. Un test di Altroconsumo invece ha sottoposto ad analisi di laboratorio creme, deodoranti, trucchi, shampoo, collutori, smalti, balsami. Le sostanze ricercate rispettano i limiti di legge, ma chi fa uso intenso di cosmetici, incluse le creme solari, rischia di essere esposto oltre i limiti raccomandabili.

Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Come regolarsi con trucchi e rossetti allora?

Il lavoro dei ricercatori di Berkeley conferma quanto i dermatologi sospettano da anni. I colori che si usano nei trucchi sono per lo più ossidi di metalli quali il ferro, il rame e il manganese (che non hanno particolare tossicità), ma anche ossidi di metalli più pericolosi come il cadmio e il cromo. Tutti questi ossidi pigmentati però possono contenere impurità; le più temute, e purtroppo più diffuse, sono quelle di piombo e mercurio. Le impurità non ci sono nelle materie prime raffinate, ma queste sono anche le più costose e quindi spesso, soprattutto di questi tempi, non utilizzate. Quando poi si parla di rossetti occorre considerare che sono i cosmetici più carichi di pigmenti e che si applicano in un’area, le labbra, con cute particolarmente sottile e molto vascolarizzata. Gli assorbimenti dei metalli pesanti, calcolati nel lungo periodo, possono senza dubbio contribuire allo sviluppo di malattie soprattutto a carico del sistema nervoso e del fegato. L’auspicio è che un regolamento vieti l’uso di materie prime contenenti impurità nei cosmetici, ma la difficoltà sta poi nel controllare tale divieto. Per il momento il consiglio dermatologico è di utilizzare il rossetto, e in generale il make up, non come atto quotidiano ma come decoro in particolari occasioni.

E per quanto riguarda i cosmetici?

In effetti esiste un problema per i cosmetici, che riguarda il possibile assorbimento di sostanze tossiche attraverso la pelle. Può sembrare strano che in un cosmetico possano essere presenti sostanze a potenziale tossico e invece è una realtà, anche se per una minoranza di essi. Attualmente l’attenzione è rivolta a una categoria di composti che hanno il difetto, se assorbiti, di interferire con gli ormoni umani e in particolare con gli estrogeni. I maggiori incriminati sono alcuni parabeni e alcuni filtri solari. I parabeni sono dei preservanti dei cosmetici molto utilizzati per la loro ottima proprietà di bloccare la crescita dei microrganismi, mentre i filtri solari si usano per proteggerci dai raggi UV. I rischi d’assorbimento dipendono dal tipo di cosmetico. Per quelli che si applicano e subito si risciacquano, come shampoo o sapone, sono minimi. Per le creme invece sono massimi perché esse favoriscono l’assorbimento oltre a non essere risciacquate. Occorre però considerare che i parabeni sono ormai sostituiti da altri preservanti nella maggioranza delle creme, mentre i filtri solari continuano a essere presenti. Questi ultimi sono immessi nelle creme da giorno con la prospettiva di frenare l’invecchiamento solare, ma data la tossicità dei filtri e il basso fattore di protezione il consiglio è di scegliere quelle che non li contengono.

A cura di Valeria Leone