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Bellezza, in futuro grasso sempre più protagonista

27/05/2016

Quali sono gli ingredienti del benessere? Star bene significa anche “vedersi bene” allo specchio? Il benessere non è solo assenza di malattia, è anche, e sempre più, serenità, alimentazione sana, buone abitudini quotidiane e prevenzione. Ma in una riflessione a 360° sugli ingredienti necessari per stare bene ovviamente non può mancare un riferimento alla bellezza e all’immagine che ognuno ha di sé. E quindi alla chirurgia plastica.

Di questo si è parlato nella tavola rotonda “Alimentare il Benessere” che si è tenuta a Eataly Milano a cui hanno partecipato medici esperti di salute, bellezza e prevenzione tra cui il professor Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: “La mastoplastica additiva può influire sull’umore”, vero o falso?)

«Benessere vuol anche dire stare bene nel proprio corpo e nella propria pelle, sentendosi in sintonia con un “involucro” che ci rispecchia ed è fedele all’immagine che ognuno ha di sé, un’immagine che spesso risale a qualche anno fa e a qualche chilo in meno. La chirurgia plastica contribuisce così, adeguando il reale all’ideale, a migliorare la sicurezza personale e il benessere di molti», spiega il professore.

Spazio quindi a lifting e lipoaspirazioni, ma anche e soprattutto a interventi ricostruttivi, in grado di cancellare gli esiti di traumi e tumori e quelle malformazioni che rendono il corpo un peso, un condanna, e non uno strumento per raggiungere il benessere più pieno. Un concetto, questo, che inevitabilmente cambia con gli anni.

Quali modi e quali tempi prevederà la chirurgia della bellezza domani?

«Sicuramente in futuro sarà sempre più protagonista il grasso che da nemico della bellezza è diventato suo grande alleato, grazie alle capacità rigenerative delle cellule staminali adulte in esso contenute. Come molte ricerche hanno dimostrato, il grasso autologo, cioè del paziente stesso, serve per creare e ricreare volumi e per rigenerare i tessuti, rendendoli più ‘giovani’ e più sani».

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia estetica, negli Usa un intervento su “lato B” ogni mezz’ora)

All’orizzonte anche una serie di cambiamenti legati alla trasformazione della società. «L’allungarsi della vita media credo vedrà l’ampliamento ulteriore della fascia d’età in cui ci si sottopone a un ritocco, in modo da poter vivere a lungo senza però sembrare decrepiti. Ancora, la forte crescita del mercato asiatico porterà alla ribalta nuove richieste e nuove esigenze, cambiando contemporaneamente i canoni della bellezza. Del resto – conclude l’esperto – dalle Veneri primitive a Twiggy, dalle madonne medievali alle dame del Settecento, è evidente che la bellezza non è una sola, ma un ideale che cambia con il tempo, la moda, le condizioni di vita e così continuerà ad essere».

 

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