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Chirurgia estetica, liposuzione per lui: via “seno” e maniglie dell’amore

26/11/2015

La chirurgia estetica per l’uomo è ormai una realtà consolidata da anni. Petto e addome sono le parti del corpo a cui gli uomini sembrano tenere di più e su cui i chirurghi infilano gli aghi e lasciano scorrere il bisturi. Il consolidamento della chirurgia estetica al maschile è continuo e lo dicono i dati. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’intervento che ha conosciuto un vero e proprio boom è stato l’impianto di protesi pettorali, mentre fra il 2000 e il 2014 la ginecomastia, ovvero la riduzione del “seno” negli uomini è aumentata di quasi il 30%.

Sono i dati della Società americana di Chirurgia plastica relativi al 2014 che registrano un complessivo aumento di interventi del 3% (per uomini e donne). Una tendenza opposta, invece, a quella inglese. In Gran Bretagna, infatti, i principali interventi eseguiti sugli uomini sono scesi del 15%. La ginecomastia, ad esempio, ha subito una flessione del 10%. E in Italia? Secondo la Sicpre, la Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, la chirurgia estetica per lui non è affatto in diminuzione.

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia estetica, un’iniezione per cancellare il doppio-mento)

Quali sono gli interventi di chirurgia estetica più gettonati fra gli uomini?

«I ritocchi più richiesti da “lui” per il corpo sono senza dubbio la correzione della ginecomastia, delle cosiddette maniglie dell’amore e dell’addome. Ma è soprattutto il primo inestetismo, causato dal sovrappeso e in generale dall’alimentazione, a far soffrire gli uomini», risponde il professor Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia estetica, quali gli interventi più gettonati?)

«E la buona notizia, rispetto a qualche anno fa – continua – è che la sua correzione dà oggi luogo a risultati più naturali. In passato, infatti, se la comparsa del “seno” era causata dall’ingrossamento della ghiandola mammaria, si provvedeva ad eliminarla completamente, col risultato di un petto “scheletrico”. Insomma, da un inestetismo all’altro. Oggi invece se ne asporta solo un disco, con un effetto decisamente più naturale. L’intervento è ancora più “soft” nei casi in cui il difetto è provocato solo dall’accumulo di adipe, che si può ridurre ricorrendo a una piccola lipoaspirazione».

E per le odiate “maniglie dell’amore”?

«Come la ginecomastia, anche le “maniglie dell’amore” tendono a resistere all’abbinata dieta e sport, per cui l’intervento chirurgico risulta l’unica strada efficace per ridurle. Anche in questo caso si ricorre a una piccola lipoaspirazione, che si esegue praticando incisioni di pochi mm. Per l’addome, bisogna ricordare che l’unica adiposità che si può ridurre è quella superficiale. Quando il grasso è presente nella cavità addominale, tra gli organi, non resta che dimagrire e cambiare stile di vita».

(Per approfondire leggi qui: La chirurgia estetica aiuta a diventare sé stessi)

Non è una novità che la forma fisica sia ormai un ideale anche per gli uomini, e che dunque trovino nella chirurgia estetica un approdo affidabile, ma sono sempre le donne le prime a rivolgersi al chirurgo estetico. «Sicuramente aumenta anche nell’uomo l’attenzione all’aspetto estetico e di conseguenza la propensione a sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, anche se ovviamente l’aumento del target maschile è ben lungi dallo spodestare le signore dal primo posto», conclude il professor Klinger.

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