Il peso dello stress sugli episodi cardiovascolari è noto, ma è un dato difficilmente misurabile e che si fa fatica a inquadrare rispetto ad altri fattori più oggettivi come fumo e colesterolo. Le condizioni di vita però hanno un peso importante, come ci spiegano i professionisti di Humanitas. La depressione e lo stress derivanti da condizioni lavorative, sociali, familiari, aumentano il rischio cardiovascolare: ecco perché è importante prendersi delle pause e rilassarsi, allentando la tensione.
Andare in vacanza fa bene quindi?
La vacanza è considerata la pausa per eccellenza perché consente di allontanarsi dalla situazione che genera disagio e fatica. La vacanza dovrebbe essere dunque irrinunciabile, così come un’attenzione alla salute psicologica nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana. Quando non si stacca non è possibile in qualche modo ricaricarsi. Le vacanze però durano poco e sono episodiche nell’arco dell’anno, sarebbe consigliabile riuscire ad allontanarsi dallo stress anche nel contesto quotidiano. In una giornata bisognerebbe cercare di ritagliarsi qualche momento di pausa: è solo uno dei tanti consigli virtuosi che si inserisce in uno stile di vita sano.
L’importanza della prevenzione
Gli eventi cardiovascolari sono la prima causa di morte nei Paesi industrializzati e sono in forte incremento in quei Paesi in via di sviluppo che stanno assumendo lo stile dei Paesi occidentali.
La comunità scientifica ribadisce l’importanza di una buona prevenzione attraverso:
- Una regolare attività fisica.
- Un peso nella norma.
- Lo stop al fumo.
- Un’alimentazione sana ed equilibrata.
- Il giusto riposo.
Queste strategie però devono collocarsi in un contesto favorente, in un’organizzazione sociale che consenta alle persone di prendersi cura della propria salute a partire dalla prevenzione.
A cura di Valeria Leone