Alimentazione

Mangiare pasta a cena fa male. Vero o falso?

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La pasta è probabilmente il piatto con cui più noi italiani ci identifichiamo e veniamo identificati all’estero. Oltre a essere versatile, la pasta accoglie il beneplacito dei nutrizionisti, che insieme a verdure e legumi forma un primo piatto gustoso e bilanciato. 

Tuttavia sono molti coloro che evitano di mangiarla perché ritenuta un alimento particolarmente calorico, specialmente la sera.

È vero che la pasta a cena fa male? 

Lo abbiamo chiesto agli specialisti dietisti di Humanitas. 

FALSO 

Mangiare pasta la sera non fa male alla nostra salute. 

Innanzitutto la pasta, come il riso, il pane e altri cereali, contiene una certa quantità di carboidrati che non deve mancare a ogni pasto, in quanto costituisce la nostra fonte energetica primaria: se assente, il nostro organismo è costretto a recuperare energia da altri nutrienti, come ad esempio dalle proteine. 

Non c’è un motivo nutrizionale per evitare la pasta in favore di altri carboidrati complessi, anzi: essendo ricca di semola di grano duro, la pasta ha un indice glicemico molto più favorevole rispetto al pane o al riso, soprattutto se del tipo integrale. 

Tuttavia ci sono alcuni accorgimenti a cui prestare attenzione: la pasta è sempre servita con un condimento, che può migliorarne o peggiorarne gli equilibri nutrizionali. Una pasta alle verdure saltate non avrà mai le stesse calorie e gli stessi valori nutrizionali di una pasta ricca di burro, besciamella, panna o formaggi. 

Un’altra argomentazione di chi sostiene che mangiare pasta la sera faccia male è collegata al presunto fatto che possa rallentare la digestione.

Anche questa è una falsa credenza: la pasta si digerisce molto più facilmente e rapidamente della carne o dei formaggi e potrebbe, quindi, favorire anche una migliore qualità del sonno. Ancora, è stato dimostrato da diversi studi che assumere alimenti particolarmente ricchi di grassi a cena peggiora il riposo e aumenta la probabilità di incappare in apnee notturne. 

Infine, un accenno alle porzioni: abbiamo detto che la pasta, in sé, non fa assolutamente male se mangiata a cena, questo è vero, purché le porzioni abbiano un valore calorico proporzionato al nostro fabbisogno giornaliero.

Il volume di riferimento più pratico che abbiamo sempre e velocemente disponibile per la visualizzazione delle porzioni è la nostra mano. Ad esempio, per quanto concerne la pasta, è possibile individuare e quantificare in volumi la porzione corretta utilizzando la mano chiusa a pugno.