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Vero/Falso

“Troppa attività fisica aumenta il rischio di anemia”, vero o falso?

17/05/2017

Fare attività fisica fa bene ma alcuni pensano che farne troppa ma soprattutto praticare un’attività fisica troppo intensa aumenti il rischio di anemia negli sportivi. Vero o falso? L’abbiamo chiesto ai professionisti di Humanitas.

Vero. Se da una parte praticare un’attività fisica moderata o intensa con regolarità fa bene alla salute e riduce il rischio di molte malattie croniche, dall’altra esagerare con attività sportive molto pesanti e logoranti, come per esempio le ultramaratone, cioè correre distanze di 100km, oppure mangiare poco, al limite dell’anoressia, come accade nella ginnastica artistica, può aumentare il rischio di sviluppare un tipo di anemia. In particolare  “anemia dell’atleta” è l’anemia legata alla distruzione traumatica dei globuli rossi che, a causa dell’intensità dell’attività fisica, vengono danneggiati, si rompono, si riducono di numero e trasportano meno ossigeno e ferro ai tessuti. Quando compare, l’anemia dell’atleta si può presentare in modo acuto con emoglobinuria, cioè presenza di sangue nelle urine a breve distanza dallo sforzo fisico, oppure come carenza di ferro. Quando compare, è bene ridurre l’intensità dello sport, prendersi del tempo per recuperare , consultare il proprio medico specialista di riferimento e ricordarsi che l’attività agonistica prolungata non fa bene alla salute, soprattutto se praticata senza alcun controllo e senza essere seguiti da specialisti.

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