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Tumori: prevenzione e dieta sono la risposta, vero o falso?

07/10/2016

Nel calendario della salute, ottobre è il mese dedicato alla salute femminile per antonomasia. Prevenzione, cure e trattamenti dei tumori sono protagonisti di questo periodo.

Nella nostra epoca, confermano i dati, una donna su dieci si ammala di tumore al seno. Proprio perché così diffuso, è importante imparare a riconoscere in anticipo i primi segnali di questo “male”, incentivando l’importanza della prevenzione secondaria, fatta di screening e controlli periodici dopo i 35 anni.

«Ogni donna, ad esempio, dovrebbe sottoporsi ad un’ecografia mammaria e ad una visita senologica ogni 12-18 mesi e, varcata la soglia dei 40 anni, associare a questi due esami anche la mammografia. Grazie alle nuove strumentazioni (quali il mammografo digitale con tomosintesi), diventa possibile diagnosticare un eventuale tumore al seno ancora in fase precocissima, ossia quando non risulta nemmeno palpabile. Una diagnosi tanto tempestiva, si traduce in un’elevata probabilità di guarigione, che sfiora anche il 98% dei casi», spiega il dottore Claudio Andreoli, senologo di Humanitas Medical Care e Humanitas Mater Domini.

Mangiare salutare

Per quanto la genetica ricopra un ruolo centrale nella comparsa dei tumori, anche uno stile di vita sano e corretto può rivelarsi un alleato prezioso per la salute della donna. Sempre più studi, infatti, dimostrano come una dieta ipocalorica, accompagnata da una regolare attività fisica, contribuiscano a contrastare potenziali forme tumorali, in particolare nelle donne over 50.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, mangiare tanta frutta da adolescenti abbassa il rischio?)

«Un’alimentazione equilibrata, e non certo una dieta perenne e avvilente, è il migliore regalo che una donna possa fare a se stessa. Sono semplicissime le regole cui attenersi: assicurarsi quotidianamente il giusto apporto di grassi omega 3 (presenti in salmone, sgombro, tonno e aringhe), non farsi mai mancare fibre e i sali minerali di frutta e verdura, preferire farine integrali e legumi e limitare il consumo di alcol», chiarisce la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista presso Humanitas Medical Care e Humanitas Mater Domini.

Oltre al peso corporeo, un altro fattore cruciale da monitorare è il livello di insulina: infatti picchi di glicemia (ossia di glucosio nel sangue) determinano un aumentato rilascio anche di ormoni sessuali e di altri fattori di crescita, che a loro volta stimolano la proliferazione delle cellule tumorali.

Un limitato consumo di alimenti raffinati, come il pane bianco e le farine 00, in favore invece di frutta e verdura, appare la misura più efficace per rallentare l’assorbimento del glucosio e aiutare a mantenere il proprio peso forma.

(Per approfondire leggi qui: Cancro, più anni si è sovrappeso più aumenta il rischio di tumore?)

Per saperne di più visita il sito di Humanitas Medical Care e partecipa alle Giornate dedicate alla salute in rosa organizzate domenica 9 ottobre e sabato 22 ottobre.

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