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Vero/Falso

“Il consumo eccessivo di carne causa la gotta”, vero o falso?

31/03/2016

La gotta è tornata a colpire e c’è chi pensa che la causa sia l’eccessivo consumo di carne. Vero o falso? Risponde il professor Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia di Humanitas.
 
Falso. Definita in passato la “malattia dei ricchi” perché si pensava fosse associata agli eccessi alimentari, in particolare carne, la gotta è invece una malattia prevalentemente derivante da una ridotta eliminazione di acido urico, colpisce soprattutto gli uomini ed è caratterizzata da attacchi di artrite acuta con infiammazione delle articolazioni, spesso dell’alluce, ma che può coinvolgere anche caviglie, ginocchia, polsi e gomiti. La gotta è solo in parte causata dal consumo eccessivo di carne, in particolare quella rossa, mentre invece sono molti gli alimenti che favoriscono un innalzamento dei livelli di acido urico nel sangue. Responsabile della gotta è infatti l’acido urico che, in presenza di alcune malattie come sindrome metabolica, diabete o insufficienza renale, l’organismo non riesce a smaltire efficacemente. In condizioni normali, i livelli di acido urico nel sangue sono inferiori a 5-6 mg/dl; quando invece superano questa soglia, come in caso di gotta, si parla di iperuricemia, una condizione che fa precipitare l’acido urico nelle articolazioni infiammandole – spiega l’esperto. – Il risultato è dolore, rossore e gonfiore a livello locale, segni di un’infiammazione che può peggiorare a causa di alcuni alimenti e stili di vita. Si tratta di alimenti che contengono purine, un gruppo di sostanze presenti in tutte le cellule viventi, particolarmente presenti non solo nella carne ma anche nel pesce azzurro e crostacei, nelle frattaglie, negli estratti e sughi di carne, salumi e pollame, ma anche in legumi, asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi. Evitare l’alcol e in particolare birra e superalcolici, inoltre, aiuta a ridurre il deposito di acido urico nelle articolazioni e quindi l’infiammazione. A questo scopo, utile è invece bere molta acqua, anche più di due litri al giorno, controllare il peso corporeo e mantenersi attivi.”
 

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