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Alimentazione

San Valentino e tutti i cibi dell’amore

10/02/2004

Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, nata dalla spuma del mare e venerata dai romani con il nome di Venere: è da lei che deriva il termine di origine greca “afrodisiaco” per indicare ogni sostanza capace di esaltare lo stimolo o il potere sessuale. Ma esistono davvero i cibi afrodisiaci?

Pelle color di pesca, labbra carnose e a forma di ciliegia, bocca a cuore, occhi a mandorla… il rapporto tra amore, cibo e seduzione, viene sottolineato anche da alcuni modi di dire che sono ormai entrati nel linguaggio comune, in cui vocabolario amoroso e gastronomico si intrecciano spesso e volentieri. Il cibo può essere considerato al di là del punto di vista nutrizionale, anche come messaggio, per condividere momenti felici (quando si festeggia un particolare evento o una ricorrenza) e, perché no? per comunicare emozioni e sentimenti, come l’amore. E quale occasione migliore se non San Valentino, per sfruttare il potere del cibo e trasformarlo in un veicolo per recapitare amore al proprio lui o alla propria lei? Ne parliamo con l’équipe di nutrizionisti dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

I cibi possono essere davvero afrodisiaci?
Da tempo immemorabile la cultura gastronomica ha dato grande importanza alla conoscenza e all’uso degli alimenti da usare come stimolo erotico. Alcune scoperte sugli effetti extranutrizionali dei cibi sembrano confermare il legame tra alimentazione e attività sessuale; un classico esempio è quello del sedano, popolarmente conosciuto come cibo afrodisiaco, che esercita un’azione stimolante sulle ghiandole surrenali e contiene ormoni steroidei analoghi ai feromoni che, nell’uomo e in altri animali, fungono da richiamo olfattivo per la riproduzione.
Il mondo della scienza però non la pensa proprio in questo modo, limitandosi ad ammettere che alcuni cibi contengono sostanze stimolanti o hanno proprietà vasodilatatorie. Molti sostengono che non esiste un alimento che funzioni realmente come vero e proprio eccitante sessuale. Che ci possa essere un rapporto indiretto tra cibo e desiderio sessuale questo non viene negato, ma molto sta nel come e in che situazione viene presentato, offerto e consumato.

Cosa succedeva nell’antichità?
Nella civiltà greca e romana tutti più grandi poeti di quel periodo cantarono le lodi di numerosi alimenti ritenuti capaci di esaltare le virtù amorose. I Greci consigliavano a tale scopo cipolle, tartufi, miele, uova, storione, pesci, crostacei; questi ultimi, perché provenivano dal mare che aveva dato i natali ad Afrodite. A questi alimenti, i Romani aggiunsero gli organi genitali di alcuni animali come l’asino, il lupo, il cervo, animali selvatici ritenuti validi sotto il profilo sessuale.
Nel Medioevo si confidava sull’effetto del cervello di piccione. Per gli orientali il massimo sono il corno di rinoceronte, le pinne di pescecane, i testicoli di tigre.

Quali sono nel dettaglio questi cibi e che proprietà hanno?
La fama dei cibi afrodisiaci si è tramandata fino ai giorni nostri, e l’elenco di tali alimenti si è allungato per comprendere una lunga serie di ingredienti piuttosto diffusi sulle nostre tavole.
Ecco una lista delle sostanze più comuni che sono considerate afrodisiache e perché:

Il pesce e i crostacei
Il pesce rappresenta, insieme con i crostacei come i gamberi, una delle più importanti fonti di fosforo e proteine di cui il nostro organismo ha grande bisogno. Il sangue dei gamberi, inoltre, quando questi animali sono vivi, può avere una tinta bluastra e produrre elementi cellulari che fungono da veri e propri afrodisiaci umani.
Le ostriche sono famosissime per le loro virtù afrodisiache grazie ai sali minerali che contengono e, soprattutto, al glicogeno, elemento fondamentale per la contrazione muscolare. Alimentandosi con questi cibi si stimola non solo il nostro cervello, cui diamo un grande apporto di fosforo, ma anche il nostro desiderio. Sono ricchissime di potassio, sodio, ferro, calcio fosforo e di vitamina A.
Conosciamo bene gli effetti positivi di tali nutrienti sulla nostra salute.

Le spezie
Tutte le spezie, come zenzero, zafferano, curry, chili, pepe di cayenna, chiodi di garofano, cannella, noce moscata, coriandolo, origano, senape, oltre a procurare un piacere olfattivo apportano principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione e nel metabolismo cellulare. In particolare il peperoncino ha proprietà vasodilatatrici e anticolesterolo riconosciute da tutti. Ad esse si aggiunge l’azione della vitamina PP che rende elastici i capillari e della vitamina E che aumenta l’ossigenazione nel sangue. Per questi motivi il peperoncino è utilissimo per la prevenzione e la cura dell’arteriosclerosi.
Lo zafferano contiene un’altissima percentuale di carotenoidi che sono dei formidabili antiossidanti naturali, vitamina B1e B2 che contribuiscono alla metabolizzazione dei grassi e lo rendono un ottimo digestivo.
Lo zenzero è uno stimolante generale ed un efficace ricostituente contro l’affaticamento, l’astenia e l’impotenza. Nella medicina asiatica, viene considerato una spezia “calda”, che stimola la circolazione, rilassa i vasi sanguigni periferici, impedisce il vomito, ha effetto spasmolitico, favorisce la digestione, è antiflatulente ed antisettico.

Le erbe aromatiche si chiamano così perché emanano aromi gradevoli e sono sostanze formate da oli essenziali che possono svolgere la loro massima azione di stimolazione olfattiva quando sono fresche.

Il cioccolato
È un induttore di felicità, per questo il suo consumo in momenti difficili della vita aumenta in larga misura. La cioccolata agisce da catalizzatore, facilitando la produzione di endorfine, sostanze prodotte naturalmente dal cervello, che hanno un’azione simile a quella della morfina: stimolano le sensazioni di euforia e attenuano il dolore. È presente, inoltre, una certa quantità di feniletilamina, la stessa sostanza chimica che produce il cervello quando ci innamoriamo e che è presente anche nel formaggio. Gli zuccheri semplici aumentano il livello di serotonina nel sangue, la serotonina agisce sul tono dell’umore migliorandolo, in più il cioccolato contiene magnesio, indispensabile per vari processi metabolici, per la funzionalità di alcuni enzimi, per i fenomeni di trasmissione neuromuscolare degli stimoli nervosi, per permettere all’organismo di adattarsi a situazioni stressanti. Contiene anche alcaloidi che agiscono a livello del sistema nervoso, come la caffeina e la teobromina, che hanno un effetto positivo sulla concentrazione mentale e agiscono anche a livello cardiocircolatorio e muscolare. Il cioccolato contiene flavonoidi (sono un gruppo di pigmenti contenuti nelle piante, se ne conoscono oltre 4000 specie), questi proteggono il cuore in due modi: abbassano le lipoproteine a bassa densità, il cosiddetto colesterolo cattivo nel sangue; impediscono l’aggregazione delle piastrine, processo importantissimo nell’arteriosclerosi. I flavonoidi svolgono anche azione antiossidante, migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e l’ossidazione dei tessuti.

Un rinvigorente noto sin dall’antichità, soprattutto in Oriente, è il ginseng.

Anche il vino, si dice essere un buono stimolante, perché ha proprietà rilassanti e aiuta a disinibirsi. Ma attenzione, bianco o rosso che sia, se consumato in eccessiva quantità, porta una grande sonnolenza e addio notte di passione.

Alcuni consigli utili per un menù perfetto.
Innanzitutto non dobbiamo dimenticare che una ricetta può essere “erotica” anche perché stimola i sensi dell’olfatto, della vista, del gusto; un menu afrodisiaco, anche se composto da piatti semplici, dovrebbe essere pertanto una vera festa dei sensi, ricca di colori e profumi.
Un altro punto importante è quello della digestione, le porzioni devono essere equilibrate, né troppo scarse né abbondanti, l’eccesso di cibo provoca una digestione lenta e senso di stanchezza.
Un menù a base di pesce è l’ideale. Lo champagne per cominciare, o uno spumante italiano, non deve mancare, poco ma buono. Si può cominciare con le ostriche condite solo con limone e pepe; qualcosa di piccante non deve mancare, potrebbe essere un primo piatto a base di gamberi e rucola, con l’aggiunta di peperoncino, un secondo di pesce e per finire una piccola porzione di mousse al cioccolato.

A cura di Francesca Di Fronzo

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