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Colpo di testa abolito nel calcio? Mettiamo il casco!

18/11/2014

Punizioni, cross, spioventi. Sono alcuni dei casi in cui calciatori e portieri colpiscono la palla con la testa. L’impatto, spesso, è causa di infortuni più o meno gravi. Il parere del nostro specialista il dott. Piero Volpi, responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport di Humanitas e responsabile del settore medico dell’Inter.

«L’incidenza dei traumi causati dal colpo di testa è relativamente bassa per via dei palloni moderni, molto più leggeri rispetto a quelli in cuoio cucito che si usavano in passato.

Sono numerosi gli studi sull’impatto di un colpo di testa. Questo varia da situazione a situazione:

  • Quando un giocatore che si trova in barriera durante un calcio di punizione dal limite colpisce la palla, subisce un colpo violento in quanto la palla impatta fortemente sulla sua testa.
  • In occasione di spioventi, cross o lanci l’impatto c’è ma spesso non è a tutta palla (frontalmente o lateralmente). È sfiorato ed è quindi un contatto relativamente violento che non da’ incidenze importanti.

Quello che deve preoccupare è invece l’esposizione cioè il fatto di colpire la palla di testa continuativamente per diversi anni durante il corso della carriera.

Ad essere aumentata è l’incidenza dei traumi maxillofacciali e cranici nel colpo di testa scaturito da contatto testa contro testa o gomito contro testa. Si tratta di traumi molto violenti, ad esempio causati da una gomitata sullo zigomo di un giocatore verso un altro calciatore che sta colpendo la palla di testa che può provocare anche una frattura, oppure un trauma cranico a seguito di un contatto testa contro testa.

In molte scuole calcio della Danimarca è stato introdotto l’uso del caschetto per gli atleti al di sotto dei quattordici anni. Un’idea molto intelligente per prevenire fenomeni concussivi. Il bambino, infatti, non ha ancora una padronanza della gestualità e spesso colpisce di testa in modo scoordinato provocandosi un piccolo trauma o facciale o cranico.

Nel calcio a livello professionistico l’esperienza è stata fatta dal portiere Petr Čech del Chelsea che, a seguito di un trauma cranico causato da un impatto contro un giocatore durante un suo intervento in uscita per evitare il gol, ha utilizzato il caschetto per evitare nuovi infortuni».

 

Intervento a cura del dott. Piero Volpi

Responsabile UO Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport di Humanitas.

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