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Ossa e non solo: ecco perché è importante l’attività fisica in adolescenza

25/07/2017

I benefici dell’attività fisica sono numerosi e specifici per ogni età. Per l’adolescenza ad esempio, tra i vantaggi principali c’è quello di rendere più solido l’apparato scheletrico. Ma forse il vantaggio maggiore è un altro: «Imparare quell’attitudine all’attività fisica che si manterrà per tutta la vita, il pilastro di uno stile di vita sano», ricorda il dottor Piero Volpi responsabile di Ortopedia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’ospedale Humanitas.

L’effetto del movimento e dell’attività fisica sulla salute, non solo dello sport, è riconducibile a un miglioramento del benessere cardio-respiratorio e dunque alla prevenzione di patologie come infarto, ictus, ipertensione, diabete, al controllo del peso corporeo e all’incremento della funzionalità ossea. Proprio riguardo la relazione tra movimento fisico e apparato scheletrico si possono distinguere i benefici per le diverse fasce d’età. Se in età avanzata l’esercizio aiuta a migliorare l’equilibrio e prevenire le fratture, durante l’adolescenza aiuta a rinforzare le ossa.

Da sport di carico maggior rischio traumi

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità dai cinque ai diciassette anni sono raccomandati almeno 60 minuti di attività fisica a intensità quanto meno moderata ogni giorno; oltre questa soglia, i benefici per la salute sono ulteriori. Tra gli sport più praticati a questa età, almeno in Italia c’è il calcio che, secondo una recente ricerca della University of Exeter (Regno Unito) sembrerebbe tra gli sport più indicati per la salute delle ossa.

(Per approfondire leggi qui: “Ossa fragili e osteoporosi, minore il rischio con l’attività fisica fin da bambini”, vero o falso?)

In uno studio pubblicato su Journal of Bone and Mineral Research il team di ricerca ha messo a confronto il contenuto minerale osseo di 116 ragazzi dai dodici ai quattordici anni di età che praticavano calcio oppure nuoto o ciclismo o nessuno sport. Il miglior risultato è stato riscontrato proprio nei giovani calciatori. «Il calcio è uno sport di carico sugli arti inferiori e rappresenta certamente un buon mezzo per gli adolescenti per “costruire” ossa forti», ricorda il dottor Volpi.

«Non è l’unico – continua – anche il tennis, la pallavolo e il basket possono conferire gli stessi benefici. Sport come il nuoto e il ciclismo non sollecitano allo stesso modo il tessuto osseo che si rafforza grazie alle sollecitazioni meccaniche che riceve. Ma guardiamo anche al rovescio della medaglia: a questi sport è associato un maggior rischio di traumi e di infortuni».

Lo sport scelto deve piacere

Nuoto e ciclismo non vanno per nulla trascurati, anzi: «Il nuoto è lo sport che all’inizio dell’adolescenza rende più armonioso e completo lo sviluppo del ragazzo o della ragazza. Per questo l’ideale sarebbe riuscire a praticare il nuoto assieme a uno sport di carico», sottolinea lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Attività fisica, per sentirsi meglio è sufficiente camminare?)

Ma a questa età l’importante è fare sport e fare uno sport che piace: «In questo modo si pratica con maggiore continuità e si può anche pensare a un futuro agonistico. E chi negli anni dell’adolescenza fa sport regolarmente è più probabile che continuerà a farlo anche negli anni a venire. Imparerà quell’attitudine allo sport che gli garantirà una vita attiva anche da adulti: manterrà una certa propensione all’allenamento e sarà in grado di cimentarsi in più sport. E sappiamo che praticare attività fisica con costanza è un ottimo investimento per la prevenzione delle malattie croniche», conclude il dottor Volpi.

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