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Attività fisica, in palestra dopo uno spuntino o a stomaco vuoto?

21/04/2017

Prima di indossare le scarpe da ginnastica è bene consumare un breve pasto o è meglio sudare a stomaco vuoto? Una domanda che tanti sportivi si saranno posti almeno una volta prima di metter piede in palestra e ora una nuova ricerca sembra propendere per la seconda ipotesi. A digiuno l’attività fisica sarebbe più efficace. Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

Un team di ricercatori della University of Bath (Regno Unito) ha condotto dei test allo scopo di indagare gli effetti dell’esercizio fisico a stomaco vuoto o a stomaco pieno sull’espressione di alcuni geni nel tessuto adiposo. Hanno coinvolto 10 volontari in salute e sovrappeso che in due sessioni di allenamento hanno camminato per 60 minuti al 60% del massimo consumo di ossigeno una volta a stomaco vuoto e una volta due ore dopo aver gustato una colazione molto calorica ricca di carboidrati.

(Per approfondire leggi qui: “Prima dell’attività fisica mangiare una banana dà energia”, vero o falso?)

Dalle analisi effettuate dopo i due test fisici è emerso come l’espressione di due geni del tessuto adiposo (PDK4 e HSL) divergesse significativamente. In particolare aumentava in caso di digiuno e diminuiva in caso di attività fisica dopo aver mangiato. L’aumento dell’espressione genica del primo gene indica tendenzialmente che il grasso immagazzinato viene usato per sostenere il metabolismo; l’altro gene è più attivo quando il tessuto adiposo utilizza l’energia immagazzinata per far fronte all’incremento di attività fisica.

Glucosio, tessuto adiposo ed esercizio fisico

Secondo i ricercatori, dopo aver mangiato, il tessuto adiposo è come se fosse impegnato a “rispondere” al pasto pertanto l’esercizio non stimolerà gli stessi benefici cambiamenti a cui va incontro in caso di esercizio fisico a pancia vuota. La ricerca è stata pubblicata su American Journal of Physiology – Endocrinology and Metabolism.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che l’attività fisica non fa solo bruciare calorie?)

Una risposta chiara e definitiva non c’è, premettono i professionisti. Si possono però considerare diversi elementi anche alla luce di quanto suggerisce lo studio. Il principio di base è che, per sostenere lo sforzo fisico che si compie facendo attività, o si sfrutta il glucosio che è in circolo o si vanno a intaccare le riserve di grasso ma solo dopo aver esaurito il primo. Se si è appena mangiato, soprattutto un pasto ricco di carboidrati come nel caso dello studio inglese, si avrà tanto glucosio a disposizione e non si intaccheranno le riserve. La conseguenza logica sarebbe allora di fare attività fisica a digiuno, ma sul punto non ci sono ancora dati conclusivi.

Dal laboratorio alla vita quotidiana, cosa è più indicato?

Di sicuro è bene evitare di fare movimento dopo un pasto abbondante, soprattutto di carboidrati. L’ideale sarebbe consumare un pasto leggero non molto tempo prima di andare a fare attività fisica: un frutto o uno snack integrale possono andar bene, meglio evitare prodotti con farine raffinate. Di certo ci sono individui che devono prestare particolare attenzione: i pazienti diabetici per esempio o i bambini dovrebbero evitare di fare esercizio fisico completamente a digiuno.

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