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Tennis, scarpe giuste sul sintetico contro il rischio di “storte”

28/06/2016

Wimbledon, il torneo di tennis più importante al mondo, è cominciato. Se ammirare i grandi campioni della racchetta vi fa venir voglia di scendere in campo, è bene non arrivare impreparati all’appuntamento. Indispensabile farsi seguire da un maestro, almeno alle prime battute, come spiega il dottor Stefano Respizzi, responsabile del dipartimento di Riabilitazione dell’ospedale Humanitas, intervenuto a Cuore e denari, il programma di Radio 24 dedicato al benessere.

«Sebbene il tennis possa essere considerato uno sport per tutti, e anche per tutte le età purché in buone condizioni fisiche, non è una disciplina che può essere improvvisata. Questo perché il tennis è uno sport molto tecnico. Un istruttore insegnerà al principiante a dosare le energie e a impostare il gioco. Inoltre il tennis è uno sport misto, caratterizzato dall’alternanza fra lunghe pause e scambi molto intensi di diversa durata. Pertanto sarà necessario curare tanto il “fiato”, ovvero gli aspetti aerobici dell’attività fisica, quanto la velocità», spiega lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Lo sport fa bene alla salute quando è in sicurezza)

Nel tennis è importante la scelta del giusto equipaggiamento

«Per la scelta della racchetta sarà ancora una volta utile la presenza del maestro. Saprà consigliare quella più indicata per ciascuno alla luce delle sue caratteristiche fisiche, magari partendo da una racchetta semplice con le corde non molto tese. Per le scarpe, invece, è determinante il terreno di gioco, se si giocherà sulla terra battuta o sul sintetico. Sul sintetico, se non si è preparati, bisogna prestare più attenzione perché è una superficie più impattante; la terra, invece, è un manto più favorevole, indicato per i principianti perché ammortizza di più ed è meno vincolante, si scivola meglio».

Dilettanti e tennisti della prima ora devono guardarsi da infortuni e patologie da sovraccarico, come il notorio gomito del tennista e le tendiniti. Con la tecnica e la racchetta giusta si può fare prevenzione: «Il gomito del tennista è una tendinosi, non è un’infiammazione acuta bensì cronica: il tendine che collega i muscoli con il gomito va in sovraccarico e perde quelle proprietà che lo rendono idoneo a trasmettere la forza dal muscolo all’osso. Avere la racchetta con le corde troppo tese e non essere ben dotati dal punto di vista tecnico sono condizioni che favoriscono l’insorgenza di questa patologia».

(Per approfondire leggi qui: Tennis, ecco come evitare il mal di schiena)

Occhio anche a caviglie («per via delle distorsioni causate dai movimenti laterali, in particolare sui terreni sintetici», sottolinea lo specialista), ginocchia, sede di possibili tendiniti, e soprattutto spalle: «In questo caso le articolazioni sono molto sollecitate per via dei movimenti delle braccia che spesso salgono al di sopra delle spalle stesse. I tendini sono molto sollecitati e a rischio di patologia da sovraccarico», conclude il dottor Respizzi.

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