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Per chi smette di fumare decisive le prime due settimane senza sigarette

22/04/2016

Quante volte i fumatori hanno cercato di smettere senza riuscirci? Il segreto sta nella forza di volontà e il “la” alla decisione di chiudere con il fumo potrebbe essere dettato, perché no, da un motivo economico. Sono infatti scattati gli aumenti sui pacchetti di sigarette, 20 centesimi di euro in più per molti marchi di bionde. Di fumo e astensione dal fumo di sigaretta ha parlato la dottoressa Licia Siracusano, oncologa e referente del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center, a “Cuore e denari”, la trasmissione di Radio 24 dedicata a salute e benessere.

Una recente ricerca della University of Oxford (Regno Unito) ha visto come smettere di fumare all’improvviso sia più efficace che farlo passo passo riducendo il numero di sigarette.

(Per approfondire leggi qui: Fumo, smettere all’improvviso più efficace che farlo gradualmente)

Come riconoscere il momento migliore per smettere di fumare?

«Ogni fumatore che vuol dire “basta” ci pensa ogni giorno ma c’è sempre qualcosa che lo fa desistere», dice la dottoressa Siracusano. «Questo perché la sigaretta è la stampella su cui chi fuma si appoggia per affrontare la giornata. La chiave per smettere definitivamente è spezzare questa dipendenza psicologica».

Qual è l’ostacolo maggiore per chi ha deciso di interrompere questa cattiva abitudine? «Superare le crisi di astinenza. Il momento più complicato sono le prime due settimane dall’ultima sigaretta. Le crisi di astinenza possono essere più o meno importanti e superarle può essere più o meno facile. Tutto dipende dalla qualità di vita ma soprattutto, ancora una volta, dalla motivazione».

(Per approfondire leggi qui: Smettere di fumare: difficile? Scopri nell’infografica perché conviene)

Qual è il segreto per sopravvivere a queste due settimane? «Il disagio si supera distraendo l’attenzione e concentrandosi su altre situazioni. Bisogna superare il vuoto da mancanza di sigaretta e compensarlo con qualcos’altro che non sia il cibo», avverte la specialista.

Per smettere di fumare potrebbe essere utile il supporto di specialisti in un centro Antifumo

«Il supporto è sia di ordine psicologico, imparando alcuni escamotage per superare la dipendenza psicologica e improntare un nuovo stile di vita, che farmacologico. L’aiuto farmacologico è a disposizione nei centri Antifumo per chi non riesce a superare l’astinenza. Su quest’ultimo fronte c’è una novità importante, un farmaco entrato da poco in commercio, accessibile ed efficace. Si tratta della citisina, preparato direttamente in farmacia che agisce bloccando i recettori della nicotina nel cervello», conclude la dottoressa.

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