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Milano adotta i led, quali impatti sulla salute?

17/04/2014

Sarà presto attuato il piano legato alla nuova illuminazione della città di Milano, un intervento volto a sostituire le vecchie lampadine con le nuove luci a led (light emitting diode). Una soluzione ottimale, dicono a Palazzo Marino, sede del Comune milanese, che permetterà di ottimizzare l’illuminazione cittadina e anche di risparmiare molto denaro pubblico.

È in effetti certo che le lampade a led consumano meno di quelle tradizionali e che richiedono meno sostituzioni, dal momento che sono molto più resistenti al tempo e all’uso. In totale, si dice, il risparmio sarà di almeno 9 milioni l’anno, con il passaggio dalla spesa attuale di 38 milioni di euro a una prevista di 29 milioni.

 

La lotta all’inquinamento luminoso

Un progetto ambizioso che però sta raccogliendo alcune critiche, tra le quali la prima è portata dall’associazione Cielobuio che combatte da sempre per diminuire l’illuminazione artificiale nelle nostre realtà urbane. Le luci che verranno installate, si dice, saranno troppo numerose, troppo forti e per questo influiranno negativamente sulla nostra salute.

La luce a led più efficiente dal punto di vista energetico e del risparmio, dicono i responsabili dell’associazione, è quella più fredda, di colore bianco azzurro. Peccato che questa sia anche la tonalità, aggiungono, che crea maggior disturbo alla nostra salute e maggiore inquinamento luminoso.

 

In Italia c’è troppa luce notturna

La critica di Cielobuio parte da un dato di fatto: in Italia la luce artificiale è molto superiore a quella degli altri Paesi evoluti europei. Il consumo totale pro-capite dovuto alla luce pubblica, giusto per fare qualche numero, è il doppio di quello tedesco e due volte e mezzo di quello inglese.

Bene intervenire sul sistema di illuminazione cittadino, proseguono quindi quelli di Cielobuio, a patto che vi sia una diminuzione totale dei punti luce e magari anche l’eliminazione dei lampioni che comportano una dispersione di illuminazione verso l’alto.

 

L’impatto della luce notturna sul nostro organismo

La luce artificiale non fa male in sé, ma un eccesso di esposizione all’illuminazione anche nelle ore notturne, soprattutto quando è particolarmente intensa, influisce negativamente sulla melatonina, l’ormone che ha il compito di regolare il nostro ciclo di sonno-veglia. Questo può comportare, alla lunga, il crearsi di una serie di disturbi legati al sonno che portano a un indebolimento del nostro organismo, con conseguente calo del sistema degli anticorpi e maggiore esposizione ad alcune patologie come il diabete e l’ipertensione. Si possono inoltre registrare anche sensibili impatti dal punto di vista dell’alimentazione: quando non si dorme si è più propensi a mangiare, con un indesiderato e vistoso aumento incontrollato del peso.

 

A cura di Luca Palestra

 

 

 

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