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Alimentazione

Cistite, cosa è meglio bere con l’infezione in corso?

14/09/2017

Garantirsi un adeguato apporto di liquidi contribuisce a mantenere l’apparato urinario in buone condizioni. Nel caso sia sorta invece una cistite cosa e quanto sarà necessario bere? «Tutto dipende dalle caratteristiche dell’infezione. A volte sarà indispensabile diminuire l’introito di liquidi», sottolinea il dottor Alberto Saita, urologo di Humanitas.

Cistite acuta

È importante distinguere tra cistite in fase acuta e cistite recidivante: «Nel primo caso uno dei sintomi tipici è la disuria intensa, ovvero una generica difficoltà nella minzione, con un costante stimolo irritativo. Se si beve molto questo stimolo si intensifica pertanto è meglio moderare l’apporto di acqua, in particolare nelle ore precedenti il sonno se si ha la tendenza a urinare anche di notte. Solo nel caso in cui la cistite dovesse essere accompagnata da febbre e dunque da sudorazione, sarà necessario bere un po’ di più per ristabilire il bilancio idrico», spiega lo specialista.

Cistiti ricorrenti

«Si tratta di pazienti giovani interessate da diversi episodi ogni tre/sei mesi per alterazioni della dieta, carenza di liquidi o variazioni dello stile di vita. Per ridurre la concentrazione batterica nelle urine sarà fondamentale bere molto al fine di diluirle».

L’unica avvertenza è rappresentata dalla presenza del cosiddetto residuo urinario: «Sarà un’ecografia a dirci se nella vescica sarà presente, dopo la minzione, una certa quantità di urina. Solo in presenza di problemi di svuotamento si dovrà contenere l’apporto di liquidi».

(Per approfondire leggi qui: Cistite, in caso di recidive una mano dall’acido ialuronico)

Ma quant’acqua sarà necessario assumere in caso di cistite recidivante? «Tendenzialmente più che alla quantità di acqua da bere in questi casi bisogna guardare alla quantità di urine nell’arco della giornata. Bere spesso, bere di più se si fa sport, non assumere grandi quantità di acqua in una sola volta sono tutte indicazioni valide per i soggetti colpiti da cistite».

Oltre all’acqua cosa si può bere?

«Succhi di frutta naturali, per controllare l’apporto di zuccheri, centrifughe e tisane, ad esempio, alla malva o alla camomilla che hanno anche un effetto lenitivo. Ricordiamo, poi, che i liquidi possono essere assunti anche con l’alimentazione, consumando minestre, zuppe o semplicemente frutta e verdura. Anche i succhi di mirtillo possono aiutare a mantenere l’idratazione e anche a supportare la terapia farmacologica per l’infezione batterica».

Cosa, invece, è meglio non bere? «Alcol, bevande gassate e zuccherate dovrebbero essere evitate».

(Per approfondire leggi qui: Cistite, i benefici del D-mannosio contro le recidive)

Questi consigli sono rivolti principalmente alle donne, dal momento che le cistiti ricorrenti sono un disturbo che colpisce in prevalenza il sesso femminile: «Sono infezioni batteriche di origine ascendente, con i microrganismi patogeni risaliti dalla vagina alla vescica. Negli uomini, invece, le cistiti tendono a manifestarsi in età più avanzata e in associazione a problemi prostatici, con problemi di svuotamento. Pertanto bere di più potrebbe aumentare il residuo post-minzionale», conclude il dottor Saita.

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