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E’ la settimana del raffreddore

21/10/2008

Negli ultimi giorni il virus più diffuso è quello del raffreddore, milioni di italiani sono alle prese con fazzolettini di carta e starnuti a ripetizione. Ma non tutti sanno che il raffreddore molto spesso passa dalle mani.

Secondo i dati statistici ogni anno sono 22 milioni gli italiani che soffrono di raffreddore, un’infezione fastidiosa che colpisce adulti, anziani e bambini. Temperature che si abbassano o sbalzi termici, ed ecco che il virus fa la sua comparsa. Oltre 200 ceppi virali che, però, non si trasmettono solo attraverso starnuti e tosse (le goccioline di Flugge) come tutti sanno, ma anche, e senza che molti se ne rendano conto, attraverso il contatto con le mani. È sufficiente una cornetta del telefono, i corrimani o le maniglie della metropolitana, una stretta di mano e, soprattutto, il carrello della spesa: è quest’ultimo il veicolo maggiore di diffusione del virus con 1.100 colonie di germi ogni 10 centimetri quadrati. Insomma, non si deve solo stare attenti a rimanere alla larga dai luoghi affollati o da chi inizia a starnutire, quindi all’aria che si respira, ma anche da oggetti e luoghi insospettabili. O, quantomeno, si devono attuare delle misure preventive anche contro il raffreddore “da contatto”! Ne abbiamo parlato con il dott. Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di sanità pubblica, microbiologia e virologia dell’Università degli Studi di Milano.

Dott. Pregliasco, il raffreddore passa anche dalle mani?
“Assolutamente sì. Le goccioline che veicolano gli agenti patogeni attraverso l’aria, si depositano su ogni superficie e qui vengono raccolte dalle mani. Le mani, quindi, sono la principale via indiretta nella trasmissione del virus del raffreddore (il Rhinovirus). Durante la giornata le occasioni per entrare in contatto con superfici contaminate sono molte e non risparmiano nessuno. È sufficiente mettere la mano vicino alla bocca o al naso dopo averle toccate per venirne contagiati. Oltre a questo virus, fra l’altro, ci sono moltissimi altri germi, batteri e microbi annidati sulle superfici di cui stiamo parlando (telefoni, corrimani della metropolitana, carrello della spesa, ma anche gli stessi soldi e i bancomat). Si pensi che sui cellulari si trovano 25.000 batteri ogni 5 cm di superficie, sulle tastiere del computer 3.925 batteri, sul mouse 1.600 batteri, sulla cornetta del telefono si annidano più di 25.000 microbi e sul carrello della spesa, il maggiore incriminato, 1.100 colonie di germi ogni 10 cm quadrati”.

Come ci si può difendere da questa via di contagio?
“Si dovrebbe lavare le mani ogni volta che si entra in contatto con superfici ‘a rischio’. Capisco che questo può rendere la vita complicata ad una persona che, per esempio, si reca al lavoro in metropolitana, prende un caffè toccando i soldi per pagare e al lavoro ha a che fare con mouse, tastiera del computer e telefono costantemente. Non parliamo, poi, dei bambini. Non ci si deve far prendere dal panico da contagio, ma un modo per prevenire questa diffusione, oltre a quello di lavarsi spesso le mani, è di utilizzare salviettine umidificate o gel disinfettanti. Un aiuto in più viene da un prodotto recentemente messo in commercio (si acquista in farmacia) che crea una sorta di guanto invisibile sulla mano grazie a un sistema di polimeri e inattiva il virus del raffreddore grazie al suo ph inferiore a 4.5. In realtà, è efficace anche contro alcuni germi come l’Escherichia Coli o lo Stafilococco Aureus, ma la sua protezione maggiore è esplicata verso il raffreddore. Si tratta di uno spray schiumogeno da spruzzare sulle mani senza necessità di acqua che promette una protezione per ben 3 ore, quindi senza il bisogno di lavarsi o igienizzarsi continuamente le mani”.

E se si prende il raffreddore?
“Non esiste una cura specifica contro il raffreddore, ma si possono solo alleviare i fastidiosi sintomi infiammatori che, fra l’altro, sono un tentativo di risposta dell’organismo per combattere il virus attuando la secrezione nasale e l’ostruzione. Si possono, quindi, utilizzare gli antinfiammatori come quelli a base di acido acetilsalicilico o di paracetamolo o gli antistaminici e i decongestionanti, che riducono l’infiammazione e l’edema delle mucose. Il virus, però, farà il suo decorso che, generalmente, è di 5 giorni. È inutile, invece, assumere antibiotici, inefficaci contro i virus. Questi devono essere utilizzati solo se insorgono co-infezioni di tipo batterico che si sovrappongono a quella virale come le otiti o bronchiti batteriche, ma è il medico che deve consigliare una loro assunzione”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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