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Cisti al seno, quando è necessario l’intervento chirurgico?

25/07/2017

Come in tutto il corpo anche nel seno possono formarsi delle cisti. Sono dei piccoli “palloncini” di dimensioni, forma e consistenza variabili che possono essere avvertiti anche al tatto. Sono comunque formazioni benigne che raramente rendono necessario l’intervento chirurgico, «ma possono essere un motivo di preoccupazione per le donne, soprattutto quando sono di grosse dimensioni e la loro crescita è stata improvvisa», ricorda il dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center.

Se le dimensioni sono significative le cisti possono essere anche rilevate semplicemente con un esame clinico altrimenti con i classici esami strumentali: «In particolare l’ecografia mammaria, ma anche  la mammografia che dovrebbe essere eseguita a intervalli regolari dalle donne, o con una risonanza magnetica, nei casi in cui questo esame sia necessario, ad esempio con ecografia e mammografia non dirimenti. Utile per individuare una eventuale cisti è anche l’autopalpazione», sottolinea lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, come fare l’autopalpazione: 6 cose da sapere)

Una cisti può essere però anche dolorosa

«Oltre alla sensazione di presenza di corpo estraneo, a differenza della maggior parte dei noduli, una cisti può provocare dolore, soprattutto se è cresciuta in tempi brevi: più di rado può essere accompagnata anche da arrossamento cutaneo. Contro il dolore si può assumere un antinfiammatorio ed indossare un reggiseno più comodo».

Tutte le donne possono sviluppare le cisti mammarie, con una maggiore predisposizione per le donne che si stanno avvicinando alla menopausa: «Con le variazioni ormonali tipiche del periodo perimenopausale è più facile che si formino o che, se già presenti, aumentino di volume in poco tempo. Altri fattori di rischio associati allo stile di vita non sono stati riscontrati così come non è emerso un chiaro legame con la contraccezione orale».

In alcuni casi sono necessari ulteriori esami

L’ecografia è anche l’esame con cui si ha la certezza che quella “pallina” sottopelle sia una cisti: «Se è una semplice cisti, se è di grandi dimensioni, si può provare ad aspirare il liquido che contiene anche per rendere meno dolorosa la sua presenza. Non si tratta però di un intervento risolutivo poiché il liquido all’interno potrebbe riformarsi. Se invece l’esame rileva la presenza di una cisti complessa, con un “corpo estraneo” al suo interno, si procede con un ulteriore esame, citologico o bioptico, per valutarne il contenuto ed escludere la presenza di patologie diverse, quali ad esempio i papillomi o addirittura tumori».

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, non solo noduli: i segnali da non sottovalutare)

Questo è poi l’unico caso in cui si potrebbe intervenire chirurgicamente con l’asportazione: «Tendenzialmente, in presenza di semplici cisti, di dimensioni non notevoli, si preferisce tenerle sotto controllo nel tempo», conclude il dottor Sagona.

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