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Alimentazione

Sindrome del colon irritabile, in estate attenzione alle bibite gassate

22/07/2017

Uno dei disturbi gastrointestinali più comuni è la sindrome dell’intestino irritabile. Molte persone colpite da questa condizione riferiscono di star male dopo aver consumato determinati cibi: avvertono i sintomi o avvertono un peggioramento dei sintomi, ad esempio, dopo aver mangiato ad esempio verdure come insalata a foglia larga o legumi. Ma tra gli alimenti cui stare attenti possono esserci anche delle bevande. Ne parliamo con gli specialisti dell’Unità Operativa di Gastroenterologia di Humanitas.

I sintomi della sindrome del colon irritabile sono diversi e spesso variano da individuo a individuo. Tra i più frequenti ci sono dolori addominali, gonfiore e meteorismo e irregolarità intestinale: alcuni soggetti lamentano costipazione, altri diarrea, altri entrambe.

(Per approfondire leggi qui: Sindrome dell’intestino irritabile: cosa non mangiare)

Oltre a fare attenzione al tipo di alimento ingerito, alcuni individui possono accusare un riacutizzarsi del disturbo anche dopo aver consumato pasti più abbondanti. Per evitare di dover fare i conti con la sindrome dell’intestino irritabile è consigliato prendere nota dei momenti in cui si sono accusati i sintomi per tener traccia di cosa si è mangiato. O bevuto. Ci sono infatti alcune bevande che rientrano fra gli alimenti scatenanti i sintomi: sicuramente le bibite zuccherate e/o gassate che amiamo bere soprattutto durante il periodo estivo, possono creare disturbi in chi ha l’intestino irritabile per vari motivi.

Bene acqua e tisane

Ecco i motivi: innanzitutto la temperatura fredda o ghiacciata delle bevande non è ben tollerata da un organismo sottoposto a temperature ambientali molto elevate e questo, oltre a causare una vera e propria congestione, non è ben tollerato da un tratto digestivo sensibile come è quello dei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile.

In secondo luogo le bollicine di queste bevande aumentano la sensazione di gonfiore a stomaco e pancia. Non ultimo, gli zuccheri di queste bevande aumentano la fermentazione da parte della flora batterica con conseguenze sui sintomi spesso lamentati dai pazienti e quindi meteorismo, borborigmi e, in alcuni casi, episodi di dissenteria.

(Per approfondire leggi qui: Sindrome dell’intestino irritabile: il legame invisibile con il cervello)

La regola è non esagerare: nelle persone con intestino irritabile sarebbe meglio evitarle, soprattutto durante i mesi molto caldi e afosi. Non significa che le debbano eliminare completamente, ma farne un uso limitato e soprattutto berle lentamente. Ovviamente l’acqua fresca, e non gelida, rimane sempre l’opzione migliore. Le tisane che fanno tanto bene a questi intestini si possono consumare, in estate, a temperatura tiepida.

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