La crescita di peli incarniti o la presenza di microrganismi patogeni, principalmente batteri ma anche funghi o virus, può causare la follicolite. Nei casi meno gravi si può fare affidamento anche ad alcuni rimedi fai-da-te per favorire la guarigione da questo disturbo cutaneo. Quali sono i migliori accorgimenti ai quali poter ricorrere? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologo di Humanitas.

I follicoli piliferi sono i piccoli fori da cui fuoriescono i peli su tutto il corpo. Quando si infiammano, a seguito di un’infezione o per via dei peli incarniti, ecco che insorge la follicolite. Molto spesso è lo Staphylococco aureus, un battere, a causare l’infezione. Possono favorirla anche la frizione nella rasatura o nella depilazione non con rasoio elettrico, così come la sudorazione in eccesso o l’indossare indumenti stretti.

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La follicolite è caratterizzata dalla comparsa di un’infiammazione intorno ai follicoli: la pelle è arrossata e si formano delle pustole con la punta giallastra. Una volta comparsa, è bene prendersi cura della propria pelle, ad esempio evitando di radersi o di depilarsi.

Tra i rimedi una compressa sulla pelle

«Si può effettuare un impacco tiepido sulla zona colpita diverse volte al giorno, per alleviare il disturbo e facilitare la fuoriuscita del pus in maniera spontanea, senza dover premere le pustole, cosa che aumenterebbe l’espansione del processo infiammatorio nei tessuti circostanti, aggravando la follicolite», aggiunge la dottoressa Narcisi. «L’asciugamano può essere imbevuto di acqua e sale, garantendo una blanda attività antibatterica, o comunque si possono utilizzare blandi antisettici per tamponare la zona (benzalconio cloruro, clorexidina, acqua ossigenata) o utilizzare un detergente antibatterico».

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Come curare la propria igiene personale nelle zone in cui i follicoli sono infiammati? «La detersione deve essere delicata, mattina e sera, con detergenti antisettici blandi. Bisogna subito dopo asciugare la zona interessata tamponando con un asciugamano delicato, che va lavato e non riutilizzato per altre zone».

Che tipo di creme si può usare?

«Per brevi periodi, sotto controllo medico, si possono utilizzare creme cortisoniche per ridurre l’infiammazione, abbinate o meno a crema antibiotica o antimicotica. A livello casalingo si possono utilizzare anche impacchi con la farina d’avena per le sue proprietà emollienti e antipruriginose», conclude la dottoressa Narcisi.