Sin dai primi giorni della gravidanza il corpo della donna va incontro a una serie di cambiamenti. Tra le aree interessate c’è naturalmente il seno, che si prepara ad affrontare la fase successiva, ovvero l’allattamento. La variazione più evidente è l’aumento del volume che spesso è accompagnata ad una sensazione dolorosa. Cosa fare per lenire il dolore al seno in gravidanza? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Marinella Dell’Avanzo, ginecologo di Humanitas San Pio X.

A volte sono proprio il turgore e il dolore al seno la spia della gravidanza: «Molte donne scoprono di essere in gravidanza proprio avvertendo la tensione mammaria, in assenza di mestruazioni», ricorda la dottoressa. «In particolare nel primo trimestre di gravidanza le donne vivono questa condizione dolorosa che, sebbene possa creare qualche disagio, è qualcosa di assolutamente fisiologico, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. La tensione, il dolore e l’aumento del volume del seno sono dovuti alle modifiche dei lobuli e dei dotti galattofori e all’azione degli ormoni, estrogeni, progesterone e prolattina».

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Cos’altro avviene nel corso dei nove mesi? «Negli ultimi mesi, quindi nel terzo trimestre, la situazione cambia ulteriormente perché la ghiandola mammaria si prepara all’allattamento e possono verificarsi delle secrezioni di colostro, il liquido prodotto prima della montata lattea che sarà il primissimo pasto del neonato», risponde la specialista.

Massaggi? Meglio di no

Il seno può aumentare anche di una o due taglie, il capezzolo e l’aureola s’ingrandiscono. Per non aggravare la situazione il consiglio è di indossare un reggiseno comodo, «non stretto, magari elasticizzato, senza ferrettini che potrebbero causare un’ulteriore infiammazione alla ghiandola mammaria», suggerisce la dottoressa. E per lenire il dolore cosa si può fare? «Si possono applicare delle spugnature con acqua tiepida o fredda, mentre è meglio evitare di massaggiare il seno perché si può stimolare l’ulteriore produzione di prolattina e il dolore può intensificarsi. Quando poi il dolore è molto forte si possono assumere degli antinfiammatori, sempre dietro prescrizione medica».

Attenzione anche allo stile di vita: «L’attività fisica non è controindicata, bisogna solo evitare di saltare a lungo per non accentuare il dolore. Per quanto riguarda la dieta, invece, è bene ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi e di sale che possono trattenere i liquidi. L’idratazione è fondamentale, sia bevendo tanta acqua sia consumando prodotti naturali freschi, ovvero frutta e verdura di stagione. Bene, infine, contenere il numero di caffè consumati nell’arco della giornata».

Per qualche donna il dolore al seno potrebbe essere naturalmente più intenso, ovvero «se il seno è fibrocistico, con numerose cisti che si gonfiano e accentuano il dolore».

Con l’allattamento al seno si previene il tumore

Tensione e secrezioni, tra primo e terzo trimestre, sono dunque consueti e non preoccupanti. Un caso in cui, invece, è necessario procedere con degli accertamenti è rappresentato dalle secrezioni ematiche: «Le perdite di sangue dal seno non sono fisiologiche. Il medico valuterà pertanto quali esami prescrivere».

«L’allattamento al seno – ricorda infine la specialista è la principale opera di prevenzione per lo sviluppo del tumore mammario, quindi, a volte, sapere com’è la mammella prima e dopo la gravidanza, sottoponendosi a un’ecografia mammaria, potrebbe essere utile. Per qualsiasi dubbio o problema il consiglio è di rivolgersi sempre al medico».

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