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Perché alcune persone perdono l’appetito sotto stress?

31/05/2017

É una delle domande che si chiedono frequentemente le persone che, al contrario, ricorrono al cibo nei momenti di stress e quindi aumentano di peso. Si è notato che, in generale, le persone che in condizioni di forte stress mangiano di meno perché hanno la sensazione che “gli si chiuda lo stomaco”, hanno un rapporto più sano con il cibo e quindi sono tendenzialmente magre, sottolineano i professionisti di Humanitas. Anche se non è la regola, la maggioranza delle persone che reagiscono mangiando di più in situazioni di forte stress, come per esempio la perdita del lavoro proprio o di un proprio familiare, ma anche i preparativi per il proprio matrimonio, sono spesso già in sovrappeso o comunque tendono generalmente a preferire quello che viene chiamato comfort food, cioè pasta, pizza, dolci, cioccolato anche in situazioni di piccoli stress quotidiani.

Sebbene non sia noto il motivo per cui chi segue sani stili di vita ed è magro reagisce allo stress riducendo l’apporto di cibo, e chi invece è sovrappeso mangia di più alimenti “ingrassanti”, tuttavia è noto che nel ricorso al comfort food entrano in gioco aspetti correlati sia alla ricerca della gratificazione sia al metabolismo e a meccanismi di tipo ormonale o neurovegetativo collegati allo stress. Non va dimenticato infatti che gli alimenti a cui si è più portati a ricorrere in situazioni di forte stress sono spesso una combinazione di carboidrati, grassi e sapore dolce o salato che hanno la capacità di agire sui centri di controllo del piacere, gli stessi su cui agiscono anche sostanze come nicotina e alcune droghe. Per questo motivo, probabilmente, chi già evita questi alimenti perché segue sani stili di vita, tenderà ad evitarli anche durante situazioni di forte stress preferendo ridurre il consumo di cibo. Se da una parte però questo atteggiamento temporaneo può non creare problemi in chi è magro ma non sottopeso, al contrario potrebbe essere dannoso in chi è già sottopeso. Pertanto, è importante:

 

  1.     rendersi conto che si sta mangiando di più, di meno, o in maniera diversa come conseguenza di un evento stressante e non per reale necessità dell’organismo
  2.     soffermarsi a riflettere sulla propria situazione di partenza: “sono sottopeso?”, “sono magro e faccio attività fisica?”, “sono sovrappeso?”, “sono sovrappeso e ho problemi di salute?”. Questo aiuta a prendere consapevolezza degli effetti delle scelte alimentari sulla propria salute
  3.     cercare di valutare quando possibile la durata del periodo di forte stress, per vedere la fine della situazione stressante come per esempio la data del matrimonio, la data di consegna di un progetto, eccetera
  4.     fare attività fisica quotidiana, anche solo camminare per 30 minuti, per esempio, perché aiuta a gestire lo stress, cercando il più possibile di mantenersi attivi
  5.     rendersi conto di essere ricorsi al comfort food e correggere l’abbuffata di cioccolato o patatine con il pasto successivo, mangiando cibi sani come pesce e insalata, evitando di indulgere con pane o dessert

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