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Tumore al polmone, la diagnosi precoce può aiutare la guarigione

19/05/2017

Sebbene nella prima fase il tumore al polmone sia spesso asintomatico, tuttavia fumatori di ogni età ed ex-fumatori di età superiore a 65 anni, oltre a persone che lavorano o vivono in ambienti considerati a rischio, dovrebbero sottoporsi regolarmente a una visita toracica periodica in caso di sintomi riferibili al polmone perché, una diagnosi precoce, in molti casi, può portare alla cura e alla guarigione – spiega il dottor Luigi Bortolotti, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Humanitas Gavazzeni Bergamo. – Sottoporsi regolarmente a visite di controllo permetterebbe di arrivare a una diagnosi il più precoce possibile anche prima dell’insorgenza dei sintomi, ovvero dolore toracico, tosse continua che non guarisce con le terapie mediche, difficoltà di respirazione e strie di sangue nel catarro, in caso di un eventuale sviluppo di cellule tumorali, almeno nelle categorie di persone di cui si conoscono i fattori di rischio. Infatti il fumo, pur essendo il principale fattore di rischio, non è il solo responsabile dello sviluppo del tumore al polmone; se da una parte sono da escludere cause di tipo genetico, inalazioni continue di sostanze considerate cancerogene, come l’amianto, l’esposizione allo smog cittadino o a certe emanazioni di gas industriali, sono altri fattori di rischio che però non devono mai far sottovalutare il ruolo del fumo nello sviluppo della malattia. Purtroppo, infatti, nonostante siano sempre più frequenti le campagne contro il fumo, continua ad aumentare il numero dei fumatori anche tra i giovani.

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