Allenarsi per proteggere le cellule. L’interval training ad alta intensità sarebbe una buona strategia per aiutare le cellule a rinvigorire i suoi organelli che si deteriorano con l’invecchiamento. In particolare ne beneficerebbero soprattutto i mitocondri, le centraline energetiche cellulari, la cui capacità di produrre energia diminuisce con gli anni. Questo secondo uno studio pubblicato su Cell Metabolism condotto dalla University of Oregon (Stati Uniti).

L’allentamento interval training ad alta intensità prevede sessioni di attività aerobica a intensità alternate, ad esempio la corsa intervallata con la camminata a passo veloce. Svolgerlo rappresenterebbe un buon investimento per migliorare le funzioni cellulari, concludono i ricercatori. Il team ha coinvolto 36 uomini e 36 donne appartenenti a due diverse classi di età: giovani (18-30 anni) e anziani (65-80). Sono stati divisi in tre gruppi misti ciascuno dei quali doveva svolgere un certo tipo di programma di attività fisica: per tre giorni a settimana allenamento interval training alla cyclette e per due al tapis-roulant; per due giorni a settimana esercizi di tonificazione muscolare per tronco e gambe; una combinazione dei due.

Interval training ideato dapprima per la corsa

Dopo gli allenamenti i volontari sono stati sottoposti a delle biopsie per analizzare le cellule dei muscoli delle cosce. Il loro corredo molecolare è stato messo a confronto con quello di volontari sedentari. Si è visto che, sebbene gli esercizi di forza fossero più efficaci a far metter su più massa muscolare, l’interval training dava i maggiori benefici a livello cellulare. Nei giovani del primo gruppo è stato registrato un aumento del 49% della capacità dei mitocondri, negli anziani addirittura del 69%.

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Inoltre, grazie all’esercizio fisico, anche altri organelli cellulari venivano sostenuti nella loro attività, ovvero i ribosomi, componenti cellulari importanti per la produzione di proteine. Il dato più importante osservato dai ricercatori è stato proprio l’aumento del contenuto delle proteine che spiegherebbe la rinforzata funzione mitocondriale e la crescita del tessuto muscolare.

Dall’apparato cardiovascolare a quello respiratorio, dal benessere mentale al sistema muscolo-scheletrico, sono diversi gli ambiti in cui l’interval training può dimostrare la sua utilità. Merito della componente aerobica che caratterizza una forma di allenamento diventata sempre più popolare negli ultimi anni. Si possono dare due diverse definizioni di interval training: attività fisica aerobica a intensità diverse o attività fisica aerobica a intensità molto elevata e a intensità più moderata. Questa seconda accezione è quella considerata dai ricercatori americani. Il metodo nasce applicato alla corsa combinata con la camminata a passo svelto e agli esercizi sulla cyclette.

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Perché è importante fare questa differenza?

Perché il metodo dell’interval training può essere applicato in forme diverse a seconda della persona che ho di fronte. Un individuo sano, giovane o anche meno giovane, comunque allenato, potrà sostenere programmi di allenamento a intensità più elevate; se invece il soggetto è più a rischio, con l’attività fisica che rientra in una determinata terapia, bisogna usare maggiore accortezza. Certamente considerare l’interval training come un’attività fisica svolta alternando intensità moderata e moderata-vigorosa permette a molte più persone di godere di determinati benefici per la salute in maniera più semplice e anche divertente.