La giusta alimentazione contro il dolore. La Dieta mediterranea potrebbe ridurre le probabilità che una persona obesa o sovrappeso possa avere a che fare con il dolore cronico. È quanto ipotizzano in uno studio pubblicato su Pain dei ricercatori della Ohio State University (USA).

Cosa lega il peso corporeo e il dolore cronico? Probabilmente uno stato infiammatorio che potrebbe essere “spento” anche grazie all’alimentazione. I ricercatori hanno preso in esame 98 individui ambosessi da 20 a 78 anni di età. Per indagare cosa potesse mediare la relazione tra chili di troppo e dolore, hanno sviluppato un modello che tenesse conto non solo di età, sesso, peso, altezza presenza di patologie responsabili di sindromi dolorose (es. artrosi) ed assunzione di antidolorifici, bensì anche di altre variabili influenti come il livello di istruzione, la presenza di disturbi dell’umore ed una dettagliata analisi delle abitudini alimentari. Nello studio, però, non sono stati presi in considerazione dei marcatori biologici dell’infiammazione e si è fatto riferimento alla durata del dolore solo con riferimento al mese precedente l’intervista con i ricercatori (due possibili limitazioni dei risultati dello studio, spiegano gli autori della ricerca).

(Per approfondire leggi qui: Terapia antalgica, spegnere il dolore e recuperare una buona qualità di vita)

Utile il consumo di pesce e noci

L’analisi del peso corporeo comprendeva anche l’Indice di massa corporea, la lunghezza del girovita e la percentuale di massa grassa. Dai dati s’è visto come le proteine antinfiammatorie contenute in alcuni alimenti fossero in grado di spiegare la relazione tra peso corporeo e dolore: «Una percentuale di grasso corporeo maggiore era associata alla popolazione dello studio che riferiva maggiore dolore. I pazienti con una dieta più ricca di alimenti contenenti nutrienti dalle riconosciute “proprietà antinfiammatorie”, invece, riferivano in media meno dolore», spiega il dottor Fabio Intelligente, anestesista coordinatore del Servizio di Terapia Antalgica per il Dolore Cronico dell’unità di Anestesia e day hospital chirurgico di Humanitas.

In particolare è emersa una correlazione molto significativa tra maggior consumo di pesce e proteine vegetali nella popolazione che riferiva meno dolore. Secondo i ricercatori seguire una dieta salutare, come quella Mediterranea, potrebbe ridurre le chance di una persona obesa o sovrappeso di dover controllare il dolore cronico. In particolare davvero utili potrebbero rivelarsi le proteine di frutta secca e legumi come piselli e noci e quelle del pesce: «Il merito è verosimilmente degli omega-3, acidi grassi contenuti nel pesce ma anche in noci, soia, alghe e dalle note proprietà antinfiammatorie», aggiunge lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Dolore cronico, quali benefici da omega 3 e vitamina D?)

Ma perché i chili in eccesso possono condurre a maggior dolore?

«Sia per una questione di tipo meccanico, con le articolazioni e l’apparato muscolare sottoposto a uno stress considerevole, sia perché il sovrappeso ed il grasso in eccesso potenziano alcune risposte infiammatorie», risponde il dottor Intelligente.

Un’ultima interessante associazione emersa dalla ricerca è quella tra l’elevato indice di massa corporea, il dolore e lo stress emotivo; a conferma di come il dolore cronico possa invalidare la qualità di vita del singolo condizionandone anche l’aspetto psicologico e comportamentale. Proprio il miglioramento della qualità di vita, in tutte le sue forme, è lo scopo ultimo della terapia antalgica. Di dolore cronico e alimentazione si occuperà il dottor Intelligente nella prossima puntata di “Spuntino con…” il prossimo lunedì 10 aprile alle 10.30 in diretta Facebook sul canale di Marco Bianchi, chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi.