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Emicrania, l’agopuntura è utile per ridurre gli attacchi?

27/02/2017

Oltre ai farmaci, chi soffre di mal di testa cronico potrebbe trovare sollievo anche ricorrendo a trattamenti preventivi alternativi come l’agopuntura? Questa pratica della medicina tradizionale cinese viene utilizzata per il trattamento del dolore cronico, dal mal di schiena all’artrosi. Diversi studi hanno cercato di validare gli effetti dell’agopuntura per l’emicrania con dati ancora non conclusivi.

Il National Center for Complementary and Integrative Health americano richiama delle ricerche pubblicate tra il 2009 e il 2012 che hanno suggerito una certa efficacia della agopuntura nel ridurre frequenza e severità del dolore nell’emicrania e nella cefalea tensiva. Le linee guida per la pratica clinica – aggiunge l’istituto americano – sono però discordanti sulle raccomandazioni per l’utilizzo dell’agopuntura.

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Due revisioni pubblicate su Cochrane Database Systematic Review nel 2009 e nel 2016 suggeriscono come l’agopuntura potrebbe essere considerata una opzione terapeutica per i pazienti emicranici (sebbene il più recente sottolinei la necessità di produrre ulteriori dati riferiti al lungo periodo).

Un nuovo studio realizzato in Cina dalla Chengdu University of Traditional Chinese Medicine e pubblicato su JAMA Internal Medicine ha indicato il potenziale beneficio dell’agopuntura nella gestione dell’emicrania senza aura. Nello studio sono stati coinvolti poco meno di 250 pazienti assegnati a tre gruppi: un gruppo di controllo, un insieme di pazienti sottoposti ad agopuntura e un altro sottoposto ad agopuntura simulata, ovvero con gli aghi inseriti in punti considerati inattivi. Venti settimane dopo il trattamento agopunturale di 5 giorni a settimane per 4 settimane, nei pazienti del secondo gruppo il numero e la durata delle crisi di mal di testa erano diminuiti di più che negli altri gruppi, passando in media da 4,8 a 3 attacchi al mese.

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Un editoriale di una professoressa della University of California, San Francisco pubblicato sulla stessa rivista mette in luce le limitazioni dello studio come, ad esempio, un maggior grado di effetto placebo nei pazienti sottoposti ad agopuntura.

Siamo dunque ancora lontani dal poter indicare l’agopuntura come una valida alternativa ai farmaci

«Sono ancora pochi gli studi che dimostrano l’efficacia dell’agopuntura nell’emicrania anche per l’impossibilità di un controllo con placebo», aggiunge il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee dell’ospedale Humanitas. «I pochi dati a disposizione dimostrano che il beneficio, qualora ci sia, scompare purtroppo dopo breve tempo dalla sospensione del trattamento e che la ripetizione va incontro a rapida tachifilassi (rapida assuefazione) e quindi a diminuzione e scomparsa dell’effetto terapeutico. L’azione analgesica dell’agopuntura sembrerebbe dovuta ad un incremento di attività degli oppioidi endogeni, le endorfine».

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