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Meningite, Lorenzin: “Seguire calendario e vaccinare bambini”

08/02/2017

In Italia ci sono circa 1000 casi di meningite l’anno. L’obiettivo è abbattere questa tendenza: “L’unico modo per farlo è fare la prevenzione e le vaccinazioni seguendo il calendario, oltre che vaccinare i bambini che sono i più esposti e quelli che garantiscono la copertura vaccinale dell’intero territorio”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore.

Il ministro ha partecipato agli “Stati generali sulla meningite” della Simit, la Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Oltre al ministero della Salute ha partecipato anche l’Istituto superiore di Sanità. Nel corso dell’evento è stato annunciato il lancio di nuove linee guida per la diagnosi e la profilassi della meningite, un position paper con le “raccomandazioni sui comportamenti da seguire nella gestione di diagnosi e cura di questa malattia”, spiega la società scientifica.

Vaccino quadrivalente per adolescenti fino a 18 anni

La vaccinazione anti-meningococcica rientra fra le novità del Piano nazionale vaccini approvato a gennaio dalla Conferenza Stato-Regioni. A oggi in Italia sono disponibili tre vaccini contro la malattia: un monovalente contro il siero gruppo C; un tetravalente anti-A, C, Y, W; un vaccino subcapsulare contro il sierogruppo B.

(Per approfondire leggi qui: Meningite, Iss: quali vaccini esistono e chi dovrebbe vaccinarsi)

Secondo il nuovo piano vaccinale la vaccinazione anti-meningococco B è prevista per i bambini entro il primo anno di vita; quella anti-meningococco C per i bambini fra 13 e 15 mesi; quello tetravalente ACYW per gli adolescenti da 11 a 18 anni di età, sia che non abbiano mai effettuato, nell’infanzia, la vaccinazione C mono o quadrivalente, sia che abbiano già ricevuto una dose di vaccino, oltre che per chi viaggia all’estero in aree endemiche.

1 caso di meningite menigococcica su 1000 portatori

La vaccinazione è inoltre raccomandata per le persone ad alto rischio di malattia meningococcica come i soggetti immunocompromessi. L’efficacia del vaccino anti-meningoccocco C è risultata maggiore del 95%, con una protezione stimata in circa 5-10 anni ma i dati disponibili sono però ancora limitati – sottolinea la Simit – e si ritiene necessario procedure a ulteriori studi.

(Per approfondire leggi qui: Meningite, l’esempio di Bebe Vio: vaccinata insieme a tutta la famiglia)

Circa 1 persona su 10 può essere portatore sano di meningococco ed è probabile che ciascuno di noi durante la sua vita lo “custodisca” per almeno un periodo. Questa condizione può prolungarsi per molti mesi, essere intermittente o transitoria e porta, entro poche settimane, a una risposta immunitaria cui è attribuito un possibile ruolo protettivo. Su 1000 portatori si stima che si possa verificare 1 caso di meningite da menigococco. Cosa determini l’invasività della malattia resta ancora da chiarire.

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