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Natalità, aumenta l’età al parto: fra italiane più mamme 40enni che 25enni

30/11/2016

Più mamme italiane over 40 che under 25. È uno dei dati comunicati dall’Istat nell’ultimo rapporto sulla natalità nel 2015, rapporto che ha rilevato un nuovo calo nelle nascite nel nostro Paese, quasi 17mila bambini in meno rispetto allo scorso anno. Ma le neo mamme sono tendenzialmente più grandicelle: è leggermente aumentata l’età media al parto – anche per le donne straniere – e quella al momento del primo figlio.

Nel 2015, rileva l’istituto di statistica, le donne hanno in media 31,7 anni alla nascita dei figli, quasi due anni in più rispetto al 1995 (29,8), ma il valore sale a 32,3 anni per le madri di cittadinanza italiana. Il primo figlio arriva in media per le donne residenti in Italia a 30,8 anni. Sempre guardando all’età delle donne, nell’8,3% delle nuove nascite la mamma ha almeno 40 anni, nel 10,3% sotto i 25 anni di età.

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, mangiare frutta fa bene allo sviluppo cognitivo del bambino?)

Ma la tendenza a posticipare la maternità riguarda in particolare le madri italiane: il 9,3% ha più di 40 anni, un valore superiore a quello delle madri under 25, pari all’8,2%. «Rinviare la maternità è anche un fenomeno sorto sulla scia della modifica degli stili di vita delle donne», nota la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile del Servizio di Chirurgia conservativa ed endoscopica dell’ospedale Humanitas. «Tuttavia, quando si parla di fertilità e maternità, l’eterna giovinezza non esiste: già dai 32 anni la capacità degli ovociti di essere fecondati comincia a diminuire».

Se l’età aumenta, calano le probabilità di concepire

La tendenza a spingere più in là negli anni la maternità la si riscontra anche considerando il numero di coppie che si rivolgono ai centri per la sterilità, come spiega la dottoressa Zannoni: «L’età media delle donne che riferiscono al Fertility Center di Humanitas, ad esempio, è salita a 37 anni (15 anni fa era 34 anni). Anche i dati del registro nazionale dei Centri di Procreazione medicalmente assistita riportano questa inversione di tendenza: diminuiscono le pazienti di età inferiore ai 34 anni ed aumentano quelle di fascia over 38-39».

Con l’età che avanza le chance di concepire diminuiscono «tanto naturalmente quanto con la fecondazione assistita che può dare alle donne le probabilità di concepire che avrebbero avuto a 40 anni se non avessero avuto alcun tipo di problema, chance comunque fisiologicamente ridotte a quella età», aggiunge la specialista.

Una gravidanza a 40 anni cosa comporta?

«Se la donna è sana e normopeso, in linea di massima, può affrontare una gravidanza senza grosse criticità con il supporto di un counselling pre-parto e un attento monitoraggio della gestazione in particolare nelle prime 12-15 settimane. Questo perché – conclude la dottoressa Zannoni – aumentano i rischi di anomalie cromosomiche oltre che di aborto spontaneo».

(Per approfondire leggi qui: Parti pre-termine, gli intervalli fra le gravidanze sono un fattore di rischio?)

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