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Pediatri Usa, per i bambini fino a 18 mesi niente tablet

30/11/2016

Tablet lontani da mani e occhi dei bambini piccoli, fino a 18 mesi, se non per videochattare con i nonni. E dai 18 ai 24 mesi, per i genitori che volessero introdurli nella routine dei loro pargoli, il consiglio è di utilizzare i dispositivi elettronici digitali solo per programmi di apprendimento, sempre supervisionandone la fruizione. I pediatri americani dettano nuove raccomandazioni sull’utilizzo dei nuovi media come smartphone e tablet, ma anche pc e televisori, per i bambini sia in età pre-scolare che dai 6 anni in su.

L’attenzione dell’American Academy of Pediatrics è concentrata non solo sul tempo in cui questi dovrebbero essere utilizzati, ma anche sul “quando” e sul “perché”. Il limite orario è suggerito per i bambini da 2 a 6 anni: un’ora al giorno e sempre con software che permettano l’interazione tra i piccoli e lo strumento tecnologico.

I pediatri sono intervenuti per suggerire ai genitori come regolare l’utilizzo di questi strumenti digitali ormai onnipresenti in tantissime case. I rischi sono legati a un uso massiccio di tablet e smartphone associato all’impoverimento della qualità del sonno e della salute fisica. Alcuni dati indicano anche una correlazione tra l’uso eccessivo della tecnologia e un significativo aumento dell’Indice di massa corporea.

Ecco alcuni consigli per i bambini dai 2 ai 5 anni:

  • Stop ai media digitali un’ora prima di andare a letto;
  • Tecnologia fori dalle camere da letto e dai momenti di gioco tra bambini e genitori e durante i pasti;

(Per approfondire leggi qui: Sonno, adolescenti e smartphone: i consigli per un “digital detox”)

  • Tranne in alcuni casi limitati (per distrarli durante l’esecuzione di procedure mediche o in volo) no all’uso dei digital media con il solo scopo di calmare i bambini, cosa che può influenzare l’abilità dei bambini a regolare le loro emozioni;
  • Promuovere un uso sano della tecnologia: videochat con i nonni, video educativi, musica per ballare insieme, tutorial per lavoretti;
  • Fondamentale che i più grandi interagiscano con i piccoli.

Per i bambini dai 6 anni in su i pediatri suggeriscono ai genitori di limitare l’utilizzo, di assicurarsi che il sonno, la salute, l’apprendimento e le prestazioni scolastiche dei figli non risentano del tempo trascorso con tablet, Pc e smartphone. Niente media in camera da letto, spenti un’ora prima di andare a dormire; niente media per l’intrattenimento nelle ore in cui si fanno i compiti; individuare dei momenti della giornata e dei luoghi in cui la tecnologia non può entrare.

L’abuso di tecnologia può lasciare segni sul corpo

Seguendo queste indicazioni sarà possibile riservare alla tecnologia uno spazio adeguato che non rubi tempo prezioso ad altre attività, come attività fisica, studio ma anche tempo libero.

Se i bambini eccedono nell’uso di questi dispositivi sin da piccoli, crescendo la sedentarietà potrebbe diventare un ostacolo insormontabile. È come se si sia persa di vista l’esistenza di altre forme di attività ludiche, ricreative che escludano il ricorso alla tecnologia. Basti pensare alla recente moda di Pokèmon Go. In qualche modo se ne giustificava l’uso (smodato) perché grazie a questa app i bambini erano spinti a muoversi. Ma l’attività fisica è qualcosa che dovrebbe prescindere dalla tecnologia.

(Per approfondire leggi qui: Leggete con i vostri bambini, cresceranno con più curiosità)

Troppe ore con il tablet o il joystick in mano possono lasciare anche “segni” sul corpo dei bambini e dei ragazzi. Spesso si siedono in maniera scomposta, curvi, non preservando una buona postura e rischiando di pagarne il prezzo negli anni. Il sovrappeso, la presenza di più massa grassa che muscolare e il mal di schiena potranno così caratterizzare la crescita dei bambini “dipendenti” dalla tecnologia.

Qual è la soglia minima giornaliera raccomandabile di attività fisica almeno moderata?

I bambini e i ragazzi dovrebbero muoversi, sudare, almeno un’ora al giorno. E in questo i genitori possono dare il buon esempio coinvolgendoli in attività che non prevedono il ricorso alla tecnologia. Spesso sono proprio i grandi che iniziano i bambini a un uso scorretto dei dispositivi hi-tech; spesso questi, per comodità, vengono messi nelle loro mani diventando perfetti babysitter.

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