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Vaccini, in Emilia-Romagna obbligatori per l’iscrizione al nido

23/11/2016

Prima i vaccini, poi il nido. In Emilia-Romagna per poter frequentare gli asili nido i bimbi dovranno essere in regola con le vaccinazioni obbligatorie. A stabilirlo è una legge appena approvata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, la prima del suo genere a livello nazionale.

La disposizione è inserita in un progetto di legge della Giunta regionale con cui saranno ridisegnati i servizi educativi per la prima infanzia. I destinatari delle nuove norme sono i genitori dei bambini dagli 0 ai 3 anni di età che dovranno aver fatto vaccinare i piccoli contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B. Sono queste le quattro vaccinazioni obbligatorie per i nuovi nati previste oggi in Italia, ricorda la Regione.

Anche nel 2015 l’Emilia-Romagna coperture vaccinali in calo

Pochi giorni fa gli uffici regionali hanno pubblicato i nuovi dati relativi alle coperture vaccinali nell’infanzia e nell’adolescenza riferite al 2015. Per il secondo anno consecutivo le coperture al 24° mese delle vaccinazioni obbligatorie sono scese sotto il 95%. Solo i territori di tre Ausl hanno superato questa soglia (Piacenza, Parma e Imola, Ravenna solo per l’antitetanica).

(Per approfondire leggi qui: Vaccini, nel 2015 coperture ancora sotto la soglia di sicurezza)

Quella del 95% è la percentuale che è necessario raggiungere per garantire la migliore protezione a tutta la popolazione, la soglia della cosiddetta “immunità di gregge”. Solo a questi livelli di copertura si rende difficile la vita ai virus e agli altri agenti patogeni che hanno meno spazio per circolare ma, sopratutto, si protegge la salute di chi non può vaccinarsi.

Per questo è importante che tutti i bambini siano vaccinati, per difendere anche chi non può farlo perché immunodepresso o colpito da gravi patologie croniche o da tumori: «Il problema è proprio proteggere i più deboli», sottolinea il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University ai microfoni di Radio Capital. «Oggi in Italia ci sono 1500 bambini con cancro e molti di loro hanno un sistema immunitario compromesso. La loro protezione dipende proprio dall’immunità di gregge. Di recente è morto un bambino di 18 mesi affetto da leucemia che aveva più del 90% di probabilità di guarire: il suo decesso è stato causato dal morbillo perché la comunità non l’ha protetto con la vaccinazione».

Lo scorso anno l’Emilia-Romagna ancora una voltanon ha centrato la soglia di sicurezza: 93,4% dopo il calo del 2014 quando arrivò al 94,5%. Solo nel 2010 era al 96,5%. Pertanto la Regione ha deciso di introdurre l’obbligatorietà dei vaccini per l’iscrizione ai nidi. L’obbligo può non essere assolto solo in caso di pericoli concreti accertati per il bimbo “in relazione a specifiche condizioni cliniche”.

(Per approfondire leggi qui: Mantovani: “Bufale su vaccini pericolose per la salute di tutti”)

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