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Tumore colon-retto, nel succo di mela delle sostanze anti-tumorali?

27/10/2016

Alcune sostanze contenute nel succo di mela avrebbero delle proprietà anti-tumorali. Uno studio pubblicato su Scientific Reports ha indagato il meccanismo molecolare secondo cui queste agirebbero sulle cellule tumorali in particolare del tumore al colon-retto. Lo studio è stato coordinato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l’Università di Salerno.

I ricercatori hanno analizzato l’interazione tra i polifenoli presenti in tre varietà di mele (annurca, red delicious e golden delicious) e alcune proteine cellulari con tecniche di chimica analitica e di bioinformatica ed effettuando alcune simulazioni molecolari. Questi composti antiossidanti – spiegano i ricercatori – ostacolerebbero la replicazione e l’espressione del DNA nelle cellule tumorali del colon. A causa di questa interazione le cellule non si duplicherebbero e la massa tumorale non aumenterebbe. Le “proteine-bersaglio” dell’azione giocata dai polifenoli sarebbero inoltre le stesse su cui agiscono alcuni farmaci antitumorali di ultima generazione.

Proprietà anticancro del succo di mela da validare con altre ricerche

Le ipotesi emerse dovranno tuttavia essere confermate da ulteriori studi per valutare l’efficacia dei polifenoli presenti nelle mele per la prevenzione oncologica.

Il tumore al colon-retto è, in Italia, la seconda forma di tumore per numero di diagnosi nella popolazione generale. Questa neoplasia rappresenta il 13% di tutte le diagnosi di tumore. Inoltre rappresenta la seconda causa di morte per cancro tanto nel sesso maschile quanto in quello femminile. Per il 2016 la stima è di 52mila diagnosi di tumore al colon-retto (fonte dati: I numeri del Cancro in Italia 2016).

Per questa neoplasia è previsto un programma di screening nazionale. Uomini e donne tra i 50 e 69 anni di età vengono invitati a sottoporsi all’esame della ricerca di sangue occulto nelle feci ogni due anni. Lo screening rappresenta uno strumento di prevenzione secondaria per la diagnosi precoce. In che modo invece si può fare prevenzione primaria guardando a stili di vita e abitudini corrette da seguire?

(Per approfondire leggi qui: Tumore al colon-retto, meno di 1 italiano su 2 prende parte a screening)

Niente fumo e poco alcol aiutano a prevenire tumore al colon

«Per il tumore al colon-retto ci sono alcuni fattori di rischio legati agli stili di vita: un maggior consumo di carni rosse e carni processate come ad esempio gli insaccati e il consumo di zuccheri raffinati», ricorda la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di Oncologia Medica dell’ospedale Humanitas.

«A questa neoplasia sono inoltre associati il sovrappeso e l’obesità, la sedentarietà, l’assuefazione al fumo di sigaretta e il consumo eccessivo di bevande alcoliche. Controllando queste abitudini si può contribuire alla prevenzione del tumore al colon-retto. È indicata una dieta con un rilevante e regolare apporto di frutta e verdura ricche di fibre (dalle verdure a foglia verde ai pomodori) e di cereali integrali; è raccomandato smettere di fumare, limitare di molto il consumo di alcol; fare attività fisica in maniera costante e mantenere un peso nella norma», conclude la specialista.

(Per approfondire leggi qui: Cancro, con l’attività fisica si prevengono 13 tipi di tumore?)

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