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Meningite, Lorenzin: i vaccini l’unico modo per difendersi

03/08/2016

Il decesso per meningite di due ragazze a distanza di pochi giorni ha riportato l’attenzione su una grave malattia che colpisce prevalentemente bambini, ragazzi e giovani adulti. A Milano una ragazza di 24 anni è morta per meningite fulminante mentre pochi giorni dopo, a Vienna, ha perso la vita una diciannovenne romana di ritorno da Cracovia dopo aver partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. E quest’inverno la Toscana è stata interessata da un focolaio di meningite che ha reso necessario modificare il calendario vaccinale regionale e introdurre la vaccinazione gratuita contro il meningococco C per i residenti nelle aree interessate dai 20 ai 45 anni.

Anche a seguito di questi due ultimi casi sono scattate le misure di profilassi. Dopo il secondo caso di meningite legato al viaggio a Cracovia, i membri del gruppo di cui faceva parte la ragazza romana sono stati sottoposti alla necessaria profilassi già a Vienna, comunica l’Agenzia di tutela della Salute di Milano (Ats, ex Asl). Dal momento che la giovane era passata per Casa Italia, il quartier generale del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei nella città polacca, l’Ats si è resa disponibile per offrire tutte le informazioni necessarie.

(Per approfondire leggi qui: Meningite, al via un piano di vaccinazione straordinario in Toscana)

Anche dopo il caso della 24enne ferrarese morta nel capoluogo lombardo sono stati individuati i suoi contatti più stretti: circa 60 persone sono state messe sotto profilassi con una terapia a base di antibiotici.

A causare la morte della ragazza di Ferrara è stato il meningococco C, uno dei diversi agenti patogeni che possono causare la malattia. Di meningite, infatti, esistono diverse forme: una batterica e una virale. Il contagio avviene per via aerea a seguito di un molto ravvicinato ed è la saliva a trasmettere i germi patogeni. I batteri che più frequentemente la causano sono tre: lo pneumococco, l’Haemophilus Influenzae B (Hib) e il meningococco, presente spesso nelle prime vie respiratorie.

Il vaccino contro l’Hib è inserito nel vaccino esavalente

La prevenzione della meningite è possibile grazie alla vaccinazione. Contro le infezioni di tipo batterico esistono vaccini efficaci: dagli anni ’90 il vaccino contro l’Hib è inserito nella vaccinazione esavalente per tutti i nuovi nati. E anche per il meningococco B e C è possibile immunizzarsi.

(Per approfondire leggi qui: Vaccini, in calo le coperture in età pediatrica)

“I bambini ormai vengono vaccinati: dal 2005 lo sono tutti per il tipo C, i ragazzi più grandi non lo sono però, ma oggi ci sono vaccini per tutti i tipi di meningococco e anche per un’altra forma d meningite causata da un batterio diverso: il pneumococco”, ha detto a Repubblica Giovanni Rezza, epidemiologo e direttore del dipartimento Malattie Infettive dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità. Ci si può vaccinare a qualsiasi età “anche se poi è previsto e raccomandato solo per i più piccoli”, ha aggiunto lo specialista.

Presenti nel nuovo Piano Nazionale Vaccini, i vaccini per la meningite sono “l’unico modo che si ha per difendersi, quindi si consiglia vivamente di far vaccinare di bambini”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo il caso della ragazza romana morta a Vienna. Quello della meningite “è un tema molto serio”, ha aggiunto il ministro.

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