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Melanoma: i geni di capelli rossi e pelle chiara associati a maggior rischio

27/07/2016

Chi ha capelli rossi, pelle chiara e lentiggini ha un rischio maggiore di sviluppare melanoma, la forma più pericolosa di tumore alla pelle rispetto alla popolazione generale. L’aumento di rischio è pari a quello che deriverebbe da un’esposizione al sole di 21 anni. Tutta colpa di una mutazione genetica. Così conclude una ricerca apparsa su Nature Communications e condotta dal Wellcome Trust Sanger Institute e dalla University of Leeds (Regno Unito).

Le variazioni genetiche che portano a queste caratteristiche somatiche sono collegate a un maggior numero di mutazioni del DNA che possono condurre all’insorgenza di melanoma. Le persone con i capelli rossi hanno due copie della mutazione del gene MC1R che influisce sul tipo di pigmento di melanina che producono. Questi soggetti hanno una tendenza maggiore a scottarsi al sole.

(Per approfondire leggi qui: Scottature solari, 5 consigli per prendersene cura)

Un rischio maggiore rispetto alla popolazione generale lo correrebbero anche le persone con una sola copia del gene MC1R, che hanno pelle chiara ma non capelli rossi. Anche con una singola copia di MC1R aumenterebbe il numero di mutazioni nel melanoma .

Lo studio è stato realizzato analizzando il DNA tumorale raccolto su oltre 400 persone colpite da melanoma. In media è stato rilevato il 42% in più di mutazioni associate all’esposizione al sole nei tumori di persone portatrici della variante genetica MC1R. Questa variazione non solo aumenta il numero di mutazioni spontanee causate dai raggi solari ma anche il livello di altre mutazioni genetiche nel tumore.

Il rischio di melanoma aumenta dunque a seconda del fenotipo, con le persone dalla pelle chiara e i capelli rossi, o con pelle chiara semplicemente, più esposte.

Come contenere il rischio di melanoma?

«È fondamentale non esporsi a lampade, lettini e docce solari; evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata; utilizzare indumenti che possano proteggere la pelle dai raggi ultravioletti come magliette e cappellini; utilizzare creme solari ad alto fattore di protezione solare, applicandole prima di esporsi al sole e riapplicandole più volte durante l’esposizione, ogni due ore circa e in particolare dopo essere entrati a contatto con l’acqua, quindi dopo bagni in mare o piscina e dopo la doccia», risponde la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di Oncologia Medica dell’Istituto Clinico Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Lampade solari, fotoinvecchiamento e tumori della pelle)

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