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Cancro, per 1 ragazzo su 2 le lampade proteggono la pelle

25/07/2016

Ragazzi italiani bocciati su cancro e prevenzione. Per uno su 2 l’esposizione alle lampade solari non sarebbe un fattore di rischio per il melanoma ma la proteggerebbe. È solo uno dei dati emersi da Non fare autogol, la campagna realizzata dall’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica.

Gli esperti hanno coinvolto oltre 10mila studenti delle scuole superiori sottoponendoli a un questionario su prevenzione oncologica e stili di vita: “Quanto conosci le regole del benessere”. I testimonial della campagna sono stati allenatori e calciatori di serie A e B. Nel 53% dei casi le risposte giuste sono state meno di un terzo del totale.

(Per approfondire leggi qui: Melanoma, in 10 anni casi raddoppiati. I consigli per ridurre il rischio)

Quasi 8 intervistati su 10 non sanno che le porzioni di frutta e verdura da consumare ogni giorno dovrebbero essere 5, mentre un terzo pensa che le sigarette light non siano pericolose. E per il 54% degli studenti le lampade solari incrementano la resistenza al sole e quindi proteggono la pelle.

Il 40% dei tumori causati da stili di vita scorretti

Alla scarsa consapevolezza sulla prevenzione oncologica si accompagnano stili di vita non corretti. Si inizia a fumare in media a 17,9 anni, ma un quarto dei 15enni e il 22% delle 15enni ha dichiarato di aver acceso la prima sigaretta a 13 anni. Oltre il 15% degli studenti di 15 anni e il 12% delle ragazze della stessa età dichiara di bere uno o più drink al giorno. Un quinto dei quindicenni è sovrappeso, il 3,7% è obeso, un terzo consuma alcol e metà delle ragazze ha già fumato.

(Per approfondire leggi qui: Prevenzione tumori: stili di vita sani e diagnosi precoci)

“Abbiamo trovato una scuola non molto preparata. Serve un intervento più organico di tutti gli attori, dai medici alle istituzioni. La vera lotta al cancro si deve iniziare sui banchi di scuola. Ben il 40% dei tumori è causato da scorretti stili di vita e fattori di rischio modificabili”, ha affermato Carmine Pinto, presidente dell’Aiom.

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