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Anticorpi per dengue efficaci anche contro il virus Zika

27/06/2016

Gli anticorpi che neutralizzano il virus dengue sono in grado di bloccare anche il virus Zika. La scoperta, che arriva dalla Francia, potrebbe portare allo sviluppo di un vaccino universale, valido per entrambe le infezioni. I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

Gli scienziati dell’Istituto Pasteur e del Centro nazionale francese per la Ricerca scientifica, in collaborazione con l’Imperial College London e l’Università di Vienna, sono partiti da un precedente lavoro di ricerca condotto su dengue nel quale avevano individuato degli anticorpi in grado di “bloccare” il virus.

Il virus Zika si è accreditato come nuovo agente patogeno su cui testarne l’efficacia. Questo perché Zika e dengue sono simili e presentano diverse caratteristiche in comune: fanno parte della stessa famiglia, sono trasmessi principalmente dal morso delle zanzare e i loro involucri, ovvero gli strati esterni, sono simili.

(Per approfondire leggi qui: Zika, al via i test sull’uomo per il primo potenziale vaccino)

I ricercatori hanno cominciato a isolare gli anticorpi prodotti contro dengue nei pazienti infettati dal virus e poi li hanno esposti a Zika. Uno dei due anticorpi isolati s’è rivelato in grado di neutralizzare con grande efficacia il virus Zika, addirittura più di quanto fatto contro dengue, impedendogli di infettare le cellule con le quali era in coltura.

Hanno poi utilizzato una particolare tecnica – la cristallografia – per identificare il sito di legame dell’anticorpo sul virus, più specificamente sulle proteine del suo involucro. È stato dimostrato che il sito di legame è lo stesso del virus dengue.

Verso un vaccino unico per dengue e Zika?

L’auspicio del team è definire pertanto un vaccino unico che stimolerebbe la produzione di anticorpi capaci di neutralizzare i due tipi di virus in un colpo solo, magari – sottolinea uno dei ricercatori – da somministrare alle donne in gravidanza proteggendole dal rischio di contrarre lo Zika.

«Alle radici della medicina alla fine dell’Ottocento c’è lo sviluppo della sieroterapia con il siero antidifterico di Kitasano e Bhering. In un certo senso stimo tornando a loro con lo sviluppo di anticorpi monoclonali contro agenti infettivi. Li usiamo già estesamente conto il cancro», ricorda il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University.

(Per approfondire leggi qui: Zika, l’Oms conferma: rischio basso per le Olimpiadi di Rio)

La comunità scientifica è impegnata da mesi nelle ricerca di un vaccino contro Zika e tra gli scienziati che stanno dedicando i loro sforzi a questo filone di ricerca c’è anche Jorge Kalil del Butantan a Sao Paolo, collaboratore del professor Mantovani all’International Union of Immunological Societies.

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