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Un po’ di trucco per sentirsi meglio: ClioMakeUp per le donne colpite da tumore

28/06/2016

Un velo di trucco per aiutarsi a stare meglio. Il makeup, infatti, può avere un potere terapeutico per le donne colpite da tumore. Di questo è convinta Clio Zammatteo, famosissima make up artist e blogger, dispensatrice di consigli di bellezza sulla community ClioMakeUp.

«Per una donna colpita da una malattia, un minimo di trucco può fare la differenza: ci si guarda allo specchio e ci si sente meglio. Il trucco può aiutare perché ci fa vedere più belle: quando si è un po’ depresse, non si vuole più far nulla, non ci si sente a proprio agio, ecco che il trucco può aiutare».

La malattia, oltre a incidere su corpo e mente, ha una ricaduta sull’immagine che le donne hanno di sé: «La malattie e le terapie oncologiche lasciano un segno fisico e psichico che spesso trovano forza sinergica per peggiorare il tono dell’umore delle pazienti. Da tempo vengono consigliate piccole strategie che aiutano le donne ad affermare la propria volontà di affrontare attivamente lo ‘scontro’ con la malattia, senza rimanere inermi alla mercé delle tempistiche date dalle cadenze delle terapie e dagli appuntamenti con i medici», spiega la dottoressa Emanuela Mencaglia, psicologa e psicoterapeuta dell’ospedale Humanitas.

Guarda l’intervista a ClioMakeUp:

«Affrontare la propria immagine di sé, alterata dagli interventi e dalle terapie, può diventare un peso eccessivo, che, ancora, tende a ostacolare il processo di ‘guarigione mentale’ legata alla situazione oncologica».

Che ruolo può avere il trucco in questo percorso?

«A questo proposito le sessioni di trucco che vengono organizzate da diverse organizzazioni no profit, o sul web, possono influenzare positivamente l’approccio al cambiamento. Il trucco per le donne è un mezzo per potersi valorizzare, e migliorare il proprio aspetto, nel caso delle sessioni di trucco per le pazienti oncologiche, si lavora sul riorganizzare tratti fondamentali del proprio viso che le cure, come il cortisone, hanno modificato o annullato, come sopracciglia e ciglia».

«È stato emozionante per me – ricorda la dottoressa Mencaglia – assistere al momento in cui alcune donne sono arrivate a liberarsi della parrucca, lasciando che i propri capelli, ancora molto corti, potessero incorniciare il viso appena truccato. E osservare la forza percepita da loro stesse, nel vedersi diverse dalla donna malata, nella quale tendevano ad identificarsi fino a poco prima».

Humanitas Cancer Center collabora con l’associazione La forza e il sorriso che offre un servizio gratuito di laboratori di bellezza a favore di donne in trattamento oncologico. Le pazienti possono imparare così semplici e pratici accorgimenti per far fronte agli effetti secondari delle terapie e riconquistare senso di benessere e autostima senza rinunciare alla propria femminilità.

 

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