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Cancro, 7 pazienti su 10 sconfiggono la malattia

30/04/2016

Quasi il 70% delle persone colpite da tumori frequenti riesce a superare la malattia. Percentuali che salgono nelle due forme di tumore tipiche del sesso maschile e femminile: 91% per il tumore alla prostata e 87% per quello al seno. I dati arrivano dall’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica, che ha presentato una relazione sullo Stato dell’Oncologia in Italia.

Se gli italiani che convivono con una forma di tumore sono più di 3 milioni circa 2 milioni di persone possono affermare di avere sconfitto la malattia. In tantissimi hanno beneficiato di diagnosi precoci sempre più puntuali e di terapie sempre più efficaci e innovative. Queste “consentono ai pazienti di vivere a lungo, in alcuni casi più di 5 anni con una buona qualità di vita, anche se colpiti da patologie particolarmente aggressive come il melanoma avanzato che fino a pochi anni fa era caratterizzato da una sopravvivenza di 6-9 mesi”, aggiunge Carmine Pinto, presidente nazionale di Aiom.

(Per approfondire leggi qui: Tumore prostatico, con la sorveglianza attiva una buona qualità di vita)

Per assicurare a tutti i pazienti la miglior forma di assistenza, l’Aiom ha proposto la creazione immediata di un Fondo Nazionale per l’Oncologia da finanziare – come spiega Pinto – con le accise sul tabacco, 1 centesimo in più a sigaretta.

4 tumori su 10 evitabili con la prevenzione

Sul fronte della diagnosi è necessario invece migliorare l’aspetto dell’appropriatezza, avverte l’associazione. Un problema che riguarda in particolare i marcatori tumorali con l’esecuzione di troppi esami impropri: “Il loro uso sta diventando eccessivo rispetto al numero dei pazienti oncologici perché vengono impiegati in persone non colpite dalla malattia. La soluzione è rappresentata dalla uniformazione a livello nazionale delle indicazioni per un loro uso appropriato”, dice Stefania Gori, presidente eletto di Aiom. “L’eccessivo utilizzo di esami in scenari inappropriati rappresenta un problema socio-sanitario complesso con evidenti conseguenze psicologiche e fisiche sul paziente e pesanti ricadute sull’organizzazione e fruizione dei servizi”, aggiunge Pinto.

Nella battaglia contro il cancro, oltre a diagnosi precoce e trattamento, centrale è la prevenzione. Il 40% dei casi di tumore può essere evitato grazie a uno stile di vita sano, dice l’Aiom: non fumando, mangiando in modo sano e facendo regolare attività fisica. Su questo versante l’impegno dell’associazione è costante. Sono tante le campagne di prevenzione a cui ha lavorato, dalla prima campagna nazionale per la prevenzione del tumore alla prostata e del cancro negli anziani a “Meglio smettere!”, contro il fumo di sigaretta, alla campagna informativa sulla profilassi contro il Papilloma Virus Umano, causa di diverse forme di tumore come quello al collo dell’utero.

(Per approfondire leggi qui: Papilloma virus, uomini a rischio contagio 5 volte più delle donne)

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