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In Humanitas “il cervello in mostra”

14/03/2016

Tempo e cervello

Dalla ricerca alle nuove tecnologie, dalle patologie ai consigli per mantenere in forma il cervello il più a lungo possibile

 

Specialisti altamente qualificati

I contenuti scientifici della mostra sono stati curati dal team del Neuro Center di Humanitas

 

Un intreccio di cellule

Miliardi di neuroni comunicano tra loro attraverso miliardi di sinapsi. Visione, memoria, comportamento e linguaggio: queste e altre abilità nascono qui

 

Le malattie neurodegenerative

Il cervello “invecchia” anzitempo: il numero di neuroni comincia a diminuire progressivamente. Cogliere in tempo queste patologie è fondamentale: diagnosi precoce significa migliore qualità

 

L’ictus cerebrale: la morte dei neuroni

Il tempo è vita: con un rapido intervento (entro pochissime ore) si ripristina il flusso di sangue al cervello e si limitano i danni dell’ictus. In molti casi l’ictus è preceduto da un attacco ischemico

 

Neuroplasticità e le innumerevoli risorse del cervello

La neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzare le funzioni cerebrali. Per il recupero spontaneo dei pazienti colpiti da ictus, malattie degenerative o lesioni) e per la neuroriabilitazione, le parti del sistema nervoso sfuggite alle lesioni assumono alcune funzioni perdute

 

Il cervello visto da vicino

Tac, risonanza magnetica, Pet, risonanza magnetica funzionale. Grazie alla diagnostica per immagini è possibile “fotografare” il cervello e valutare il suo stato di salute

 

Cure hi-tech

Non solo diagnosi. La tecnologia è utilizzata anche per il trattamento delle patologie vascolari cerebrali. Fiore all’occhiello della tecnologia in uso a Humanitas è Gamma Knife: 192 fasci di radiazioni per curare piccolissime lesioni all’interno del cranio ed evitare l’intervento chirurgico

 

Le neuroscienze: due secoli di ricerca

Biologia molecolare, genetica, neuroscienze cognitive, neuroradiologia funzionale e neurobiologia computazionale: negli anni il numero di studi dedicati al cervello è aumentato in maniera esponenziale

 

I grandi ricercatori italiani

Nel 1956 Rita Levi Montalcini scopre il fattore di crescita nervoso. Le sue ricerche le varranno il Nobel alla Medicina 30 anni dopo. Nel 1992 il team di ricerca di Giacomo Rizzolatti scopre i cosiddetti neuroni specchio, il contraltare biologico della nostra capacità di metterci in relazione con chi ci circonda

 

Cervello: manteniamolo in forma

Le buone abitudini di chi vuol fare invecchiare meglio il suo cervello: cavoli, noci ma anche cioccolato e mirtilli a tavola, un po’ di attività fisica, degli esercizi per la mente, attività sociali e poi un bel sonno ristoratore

 

Brain training

Allenare la mente è importante per migliorare, ad esempio, le nostre capacità di risolvere problemi in situazioni nuove e di richiamare informazioni acquisite a distanza di tempo

 

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