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Virus Zika, vera pandemia o psicosi?

05/02/2016

Attenti a non scatenare una psicosi sull‘infezione da virus Zika. Sembra questo il monito che il professor Silvio Garattini lancia dalle pagine del “Messaggero”. Pochi giorni fa l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha valutato la forte associazione tra i casi di microcefalia (oltre 4mila in Brasile) e di Sindrome di Guillain-Barré con l’infezione da virus Zika. Si tratta un “evento straordinario” e di una minaccia per la salute pubblica, ha concluso l’organizzazione.

Ulteriori motivi di preoccupazione sono l’assenza di un vaccino e di test per diagnosticare l’infezione in maniera rapida e affidabile e anche la mancata immunità sviluppata dalle popolazioni colpite. L’associazione tra infezione da Zika virus e queste complicanze neurologiche e malformazioni congenite è “fortemente sospettata sebbene non scientificamente provata”, sottolinea l’Oms che ha lanciato comunque l’allarme.

(Per approfondire leggi qui: Virus Zika, Oms: ecco i consigli di prevenzione)

«Occorre ricordare che quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia un allarme si rivolge a tutto il mondo e spesso non tanto ai Paesi industrializzati quanto a tutti i Paesi cosiddetti in via di sviluppo che sono i Paesi più poveri, spesso sprovvisti delle più semplici strutture e precauzioni che assicurino le forme più elementari di igiene. In Italia, come anche in tanti altri Paesi per fortuna abbiamo molteplici forme di difesa», sottolinea il professor Garattini.

Nessuna restrizione ai viaggi verso le zone interessate dall’infezione da Zika virus

Il virus Zika si trasmette principalmente, se non quasi esclusivamente, con il morso delle zanzare Aedes Aegypti. Sono stati segnalati pochissimi casi di trasmissione per via sessuale mentre quella attraverso il sangue è possibile ma non frequente. La zanzara vettore del virus «vive più facilmente nei Paesi tropicali e quindi non ha molte possibilità di proliferare in Italia perché, almeno per ora, abbiamo un inverno con basse temperature rispetto a quelle tropicali», aggiunge ancora Garattini.

L’infezione da virus Zika generalmente dà sintomi lievi. Diventa più preoccupante se contratta in gravidanza, come dimostrano appunto i casi di microcefalia registrati in America Latina associati ai contagi. Per questo non sono state imposte restrizioni ai viaggi, ma le autorità sanitarie hanno comunque raccomandato di adottare misure preventive per evitare il morso delle zanzare. Un particolare avvertimento è stato rivolto – anche dal nostro ministero della Salute – alle donne incinte alle quali è stato consigliato di rinviare eventuali viaggi non essenziali.

(Per approfondire leggi qui: Virus Zika, diffusione “esplosiva”. Le raccomandazioni del ministero)

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