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Fumo, divieti efficaci: giù il rischio cardiovascolare tra non fumatori

04/02/2016

Le norme antifumo funzionano. Laddove sono stati introdotti divieti di fumare nei luoghi pubblici è diminuito il rischio di malattie cardiovascolari. Cochrane, un network internazionale indipendente di ricercatori, professionisti, pazienti e medici, ha valutato in una nuova ricerca l’impatto delle leggi nazionali sulla salute pubblica.

Sono stati analizzati i dati di 77 studi relativi a 21 Paesi, tra cui Usa, Canada, Spagna e Regno Unito, che hanno adottato leggi con l’obiettivo di proibire il fumo di sigaretta nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro. Gli obiettivi di queste disposizioni erano principalmente due: proteggere i non fumatori dal fumo passivo e creare degli ambienti più salubri per chi invece volesse smettere di fumare, quasi incoraggiandoli a farlo.

(Per approfondire leggi qui: Fumo e fumo passivo, donne a rischio infertilità e menopausa precoce)

L’obiettivo della protezione dei non fumatori è stato centrato. Come dimostra questa ricerca, diversi studi osservazionali hanno dimostrato una significativa riduzione delle malattie cardiache dopo l’introduzione delle leggi antifumo soprattutto fra le persone non più costrette a respirare il fumo degli altri. Inoltre si è ridotta la mortalità per le malattie correlate al fumo di sigaretta.

Da pochi giorni in vigore nuove norme antifumo

L’Italia ha una lunga storia di interventi legislativi mirati a restringere la libertà di azione dei fumatori. Nel 2003 entrò in vigore la cosiddetta “legge Sirchia” che impose il divieto di fumare all’interno dei luoghi pubblici “chiusi”.

Solo due giorni fa, il 2 febbraio 2016, sono entrate invece in vigore le nuove disposizioni a tutela della salute dei non fumatori, in particolare minori, e per dissuadere i consumatori dall’acquisto di prodotti contenenti tabacco e nicotina. Tra le principali nuove misure ci sono il divieto di fumare in auto alla presenza di minori e l’introduzione di immagini shock sui pacchetti di sigarette.

(Per approfondire leggi qui: Fumo, in vigore da oggi i nuovi divieti)

Ogni anno, stima l’Organizzazione mondiale della Sanità, il fumo di sigaretta causa circa 6 milioni di vittime; di questi 600mila sono il risultato dell’esposizione al fumo passivo.

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