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Carne rossa: in pericolo soprattutto le arterie

28/10/2015

La carne rossa è finita sul banco degli imputati come fattore di rischio per tumore. L’Oms ha deciso infatti di includerla fra le sostanze “probabilmente” cancerogene mentre le carni processate, dai wurstel al prosciutto, sono state inserite fra le sostanze cancerogene ma con un giudizio ancora più duro per il cancro del colon-retto.

In attesa che le polemiche si spengano, quello che sappiamo per certo è che la carne rossa può rappresentare un fattore di rischio per le malattie delle arterie, come aterosclerosi e trombosi: studi scientifici recenti hanno approfondito la relazione tra l’assunzione eccessiva di carnitina, aminoacido presente nella carne rossa, e aterosclerosi. Stiano in guardia quindi  soprattutto coloro che a una dieta eccessivamente “carnivora” aggiungono l’uso abituale di integratori di carnitina per potenziare la muscolatura.

(Per approfondire leggi qui: Carni rosse lavorate e rischio tumore: “Attenzione agli allarmismi”)

Il mix tra un alto consumo di carne rossa e questi integratori potrebbe mettere a rischio le arterie aumentando il rischio di aterosclerosi, processo infiammatorio cronico che attiva il sistema della coagulazione e favorisce la formazione di trombi nelle arterie di qualunque distretto, come le coronarie, con infarto, o le arterie carotidi o del cervello, con ictus cerebrale.

Alla base del possibile danno c’è un complicato processo metabolico che vede come attori i batteri che abitano normalmente il nostro intestino (la flora batterica), la carnitina, aminoacido essenziale indispensabile per la ‘costruzione’ di muscoli sani, e una sostanza chiamata TMAO (nitrossido di trimetilamina), spiegano i professionisti di Humanitas.

Le arterie infiammate sono esposte al rischio trombosi

Gli alimenti che mangiamo, una volta arrivati nello stomaco, si scompongono trasformandosi in molecole semplici, come gli aminoacidi, mattoni indispensabili per la costruzione e la riparazione di tutte le cellule, incluse quelle che costituiscono il muscolo come se dovessimo distruggere un muro per poterne utilizzare i mattoni per costruire e ricostruire continuamente nuovi pezzi di casa.

La carnitina è uno di questi aminoacidi “chiave”. È presente nei cibi di origine animale, è molto abbondante nelle carni rosse, ma si trova anche nei “beveroni energetici”, nelle polveri e nei prodotti usati (e spesso abusati) da chi fa palestra e sport intenso. Ma attenzione: i ricercatori hanno dimostrato che una dieta “carnivora” e/o un uso prolungato di integratori aumenta la produzione di TMAO, sostanza che si è dimostrata capace di accelerare il processo di aterosclerosi su modelli sperimentali.

Livelli alti di carnitina nel sangue corrispondono ad alti livelli di TMAO, una sostanza che  ossida le pareti delle arterie, infiammandole ed esponendole al rischio di trombosi: quindi a un’aumentata probabilità di andare incontro a malattie cardiovascolari come Infarto, Ictus, Trombosi ed Embolia, avvisa la specialista. I ricercatori hanno dimostrato che chi mangia carne rossa – spiegano i professionisti – produce TMAO in quantità molto più abbondante rispetto a chi segue un regime alimentare vegetariano o addirittura vegano.

(Per approfondire leggi qui: Trombosi, più prevenzione significa meno flebiti, meno embolia)

Il segreto è seguire un’alimentazione varia

Attenzione, però, a non demonizzare la carnitina, sostanza utile, anzi indispensabile come tutti gli aminoacidi non a caso definiti “essenziali”. Deve vincere, come sempre, il buon senso: chi ha la possibilità di scegliere un’alimentazione varia, ricca di frutta e verdura, di pesce azzurro, povera di sale e di cibi conservati trattati o precotti non ha bisogno di integratori che favoriscono la rapida ma evanescente illusione di costruire rapidamente una muscolatura bella a vedersi, forse, ma effimera, che si “sgonfierà” non appena gli esercizi e gli integratori saranno finiti, trasformandosi in patetico grasso.

(Per approfondire leggi qui: Cuore e cervello, malattie cardio e cerebrovascolari prima causa di morte in Europa)

La scienza ci fornisce gli strumenti fondamentali per proteggere la nostra salute e spiegazioni  sui meccanismi che interferiscono con un buon metabolismo: quando forziamo, la biochimica naturale prima o poi ci punisce.

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