I dispositivi con luci LED sono ormai ampiamente usati nell’illuminazione domestica e non solo. I vantaggi sono innegabili, ma che effetto hanno sulla salute di occhi e vista?
Le lampadine LED sono entrate nelle case di tantissime persone anche grazie ai device elettronici su cui sono montate. Sono apprezzate perché consumano meno energia delle lampadine tradizionali, a incandescenza, o di quelle alogene, durano di più, anche oltre vent’anni, e danno una luce piuttosto forte. Inoltre la loro superficie non si scalda, non emettono calore e sono sicure perché non ci si può scottare.
Agenzia nazionale per la sicurezza francese critica su luci LED
La sicurezza per vista e occhi è stata invece messa sotto accusa da più parti. Ad esempio l’Agenzia nazionale per la sicurezza francese ha sottolineato i potenziali rischi associati alla luce blu in particolare nei bambini: “La luce blu – scrive l’agenzia – causa stress tossico alla retina”. Secondo l’istituto è necessario ridurre l’intensità luminosa di questi dispositivi per contenere il rischio di abbagliamento ed evitare l’uso di LED con una forte componente di luce blu nei luoghi frequentati dai bambini.
Nel 2013 l’Università Complutense di Madrid ha condotto uno studio sui LED da cui è emerso che le loro radiazioni causano rilevanti danni alle cellule dell’epitelio pigmentato retinico in vitro. Più recente invece la ricerca pubblicata su Free Radical Biology and Medicine di un gruppo di scienziati del Centro di ricerche di Cordeliers (Francia) condotta su modelli sperimentali. Lo studio ha concluso rilevando i danni indotti alla retina, dalla perdita dei fotorecettori fino alla necrosi.
La luce blu dei LED è dunque dannosa per gli occhi di chi usa queste lampade di ultima generazione?
«Non è un problema dei LED in particolare», dice il dottor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas. «In generale, la luce di alcune bande luminose, può essere dannosa. In alcuni casi LED o altre sorgenti possono emettere luce potenzialmente irritante. È quindi impegno del costruttore studiare l’emissione luminosa e filtrarla all’origine in modo che la luce emessa non risulti nociva alla salute della vista».
