Assegnati i Nobel per la Medicina. Le ricerche contro i nematodi, parassiti responsabili di diverse infezioni e la scoperta dell’artemisinina, nuova terapia contro la malaria, hanno permesso a tre scienziati di ricevere il premio più ambito fra gli studiosi.

Sono stati premiati l’irlandese William C. Campbell e il giapponese Satoshi Omura per le loro scoperte riguardanti una nuova terapia contro le infezioni causate da parassiti. Alla scienziata cinese Youyou Tu, dodicesima donna a ricevere il Nobel per la Medicina, si deve invece la scoperta nel 1972 del farmaco antimalarico. Un premio assegnato alla lotta contro le malattie della povertà, che colpiscono centinaia di milioni di persone ogni anno.

Malaria, il commento del prof. Mantovani

«Il Nobel a Youyou Tu ha un valore altissimo sia per l’originalità del suo lavoro che per il percorso che la sua scoperta ha avuto», commenta il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University.

L’artemisinina è un principio attivo derivato dall’artemisia, una pianta impiegata nella medicina tradizionale cinese. La sua scoperta risale alla guerra del Vietnam quando il Paese asiatico si rivolse alla Cina per contenere le perdite di soldati causate dalla malaria. «Dalle ricerche di Tu – continua il professore – possiamo imparare una grande lezione: che la medicina tradizionale è sì un settore importante ma che senza la medicina scientifica non ci sarebbe stata la scoperta dell’artemisinina come farmaco antimalarico. Delle centinaia di estratti di erbe studiati da Tu, solo uno è risultato efficace contro la malaria, e questo grazie alla scienza che ha permesso, ad esempio, di identificare le molecole efficaci contro i parassiti della malaria».

I Nobel assegnati a ricerche su malattie parassitarie tra le più devastanti

«Questo premio è anche un riconoscimento allo spirito di abnegazione dei medici che hanno perso la vita facendo il loro lavoro, come un collaboratore della stessa Tu o i medici che hanno lottato contro Ebola».

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“Quest’anno i premi Nobel hanno sviluppato terapie che hanno rivoluzionato la cura di alcune delle malattie parassitarie più devastanti”, si legge in una nota del Karolinska Institutet di Stoccolma che assegna i riconoscimenti. Due scoperte – rileva il comitato dei Nobel – che hanno fornito all’umanità nuove armi per combattere malattie debilitanti: le conseguenze in termini di miglioramento della salute umana e di riduzione della sofferenza sono “incommensurabili”.

Le ricerche su infezioni provocate da parassiti condotte da Campbell e Omura hanno permesso di sperimentare armi per combattere malattie quali la cecità fluviale e la filariasi linfatica che affliggono un terzo della popolazione mondiale. Lo stesso vale per la cinese Youyou Tu: la malaria infatti mette a rischio quasi la metà della popolazione mondiale. Secondo stime dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nel 2013 la malaria ha causato 584mila morti (in una “forchetta” di decessi stimati fra 367mila e 755mila) la maggior parte tra i bambini africani.

Quali sono le sfide che la ricerca contro la malaria ha davanti?

«La ricerca è impegnata nella sperimentazione di nuovi farmaci nel tentativo di vincere la resistenza che i parassiti hanno sviluppato contro alcuni principi attivi. Infine – conclude il professor Mantovani – l’altra grande sfida è rappresentata dalla scoperta di un vaccino efficace contro la malaria. Una sfida molto difficile dal momento che fino a ora non ci sono precedenti di vaccini contro parassiti».

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