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Artrite reumatoide, tra i fattori scatenanti anche l’alimentazione?

04/08/2015

L’artrite reumatoide potrebbe avere tra i fattori ambientali che scatenano le infiammazioni anche l’alimentazione. Una ricerca giapponese ha dimostrato per la prima volta che gli anticorpi specifici presenti nei pazienti colpiti da artrite reumatoide reagiscono anche contro le proteine animali e vegetali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Arthritis & Rheumatology.

«Le persone affette da malattie autoimmuni, come appunto l’artrite reumatoide, hanno degli anticorpi utili per fare le diagnosi. Nell’artrite reumatoide, i principali sono il fattore reumatoide, da tempo individuato, e quelli di più recente scoperta, gli anticorpi contro le proteine citrullinate (ACPA and anti-CCP)», spiega il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università di Milano. Questi anticorpi si trovano pressoché solo nelle persone affette da artrite reumatoide, «ma la loro presenza può essere rilevata anche dieci anni prima la comparsa della malattia», aggiunge lo specialista.

In caso di attacco di antigeni, ovvero di agenti esterni, il sistema immunitario produce anticorpi. Se questi si dirigono contro l’organismo stesso, contro i suoi tessuti, ecco che si producono autoanticorpi, come gli Acpa. È la condizione dell’autoimmunità: il sistema immunitario reagisce non riconoscendo più ciò che è proprio dell’organismo. (Per approfondire leggi qui: Autoimmunità, quando il sistema immunitario si sbaglia)

Tra i fattori ambientali rilevanti per l’artrite reumatoide c’è il fumo di sigaretta

«L’ipotesi di partenza – prosegue il professore – è che il sistema immunitario reagisce anche contro quegli antigeni che “scambia” per pericolosi, ad esempio contro le cosiddette proteine citrullinate. È il fenomeno del “mimetismo molecolare”. L’unico fattore ambientale noto in grado di modificare le cellule in proteine citrullinate è il fumo di sigaretta. I ricercatori giapponesi sono andati a caccia di altri fattori scatenanti in grado di “citrullinare” le proteine e attivare pertanto il sistema immunitario».

«I ricercatori – spiega il professore – hanno identificato delle proteine animali, vegetali e di microbi, simili ad agenti esterni pericolosi, che indurrebbero la produzione di anticorpi Acpa in grado di attivare le infiammazioni nell’artrite reumatoide».

Cosa indica questa ricerca? «Questo studio conferma il ruolo dell’ambiente e la presenza di altri potenziali fattori scatenanti dell’artrite reumatoide. Come detto in precedenza, l’unico fattore ambientale di cui è stato documentato un legame con questa malattia autoimmune è il fumo. Ora dovremmo considerare anche dei fattori di tipo alimentare. Tuttavia il rapporto tra alimentazione e artrite reumatoide è ancora oggetto di studio», conclude il professor Selmi.

 

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