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“L’intestino felice” e i suoi segreti

06/07/2015

Tutti pazzi per l’intestino. “L’intestino felice” è il libro del momento, scritto da Giulia Enders, una giovane dottoressa tedesca, e dedicato ai segreti di quest’organo. Un best seller da quasi un milione e mezzo di copie in Germania e un successo editoriale internazionale.

L’intestino ha affascinato la dottoressa Enders per la sua complessità. È un organo molto sensibile, “se lo trattiamo bene, lui ci ringrazia”: è questo il messaggio che l’autrice vuol lanciare. Nell’Intestino felice la sua complessità ci viene restituita con semplicità, con un linguaggio colloquiale e divertenti disegni.

Dal buon funzionamento dell’intestino dipende la salute del sistema immunitario e il benessere generale grazie all’energia che ricava dall’alimentazione, ma non solo. Grazie alla fitta rete di terminazioni nervose presenti, all’intestino sono legati anche umore ed emotività.

Il titolo del libro è “L’intestino felice. I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo”. È davvero così?

L’intestino è rispettoso e timido quando è felice perché non si sente, mentre diventa rumoroso e ingombrante quando non lo è. È vero che ha tanti segreti ma le ricerche scientifiche e i moderni mezzi diagnostici ci stanno aiutando a comprenderlo meglio. Il libro racchiude varie nozioni attinenti il tratto digestivo spaziando spesso in (dis)ordine sparso e semplicistico. Il titolo è il vero segreto del successo ed è quello che ha attirato la gente.

Tra gli aspetti che più hanno conquistato Enders l’immagine dell’intestino come tana di milioni di batteri. Il microbiota intestinale, l’insieme di questi batteri, gioca un ruolo chiave in diverse funzioni, dalla digestione alla prevenzione delle allergie alimentari alla difesa contro agenti patogeni esterni.

Sovrappeso, malnutrizione, problemi intestinali hanno a che fare con l’alterazione della flora batterica intestinale? Anche malattie nervose e stati depressivi

Gli studi effettuati su modelli sperimentali, alcuni dei quali citati dall’autrice, ci indicano non solo l’importanza della nostra flora batterica per le varie funzioni del nostro organismo, ma anche che i nostri stessi batteri possono avere un ruolo determinante nel tipo di carattere e nelle reazioni emotive.

Questi modelli sperimentali ovviamente non si possono riprodurre negli esseri umani ma forniscono importanti e suggestivi dati per comprendere meglio le diverse predisposizioni individuali ad acquisire determinate patologie. È ancora utopistico pensare di curare la depressione o le turbe emotive con un cocktail di batteri, ma in un prossimo futuro sicuramente ci saranno novità in merito.

Dal libro arriva anche una serie di consigli pratici per mantenere l’intestino in salute. Ad esempio mangiare più pane integrale per garantire un approvvigionamento duraturo di zuccheri che non vengono digeriti in fretta. Oppure, per prevenire il reflusso gastroesofageo, masticare chewing gum e bere tè che aiutano il tubo digerente perché le numerose deglutizioni indicano la strada giusta ai nervi. Sono buoni consigli?

I cosiddetti buoni consigli non valgono per tutte le persone. Diciamo che per quelle sane sono più utili, ma per quelle che hanno un intestino irritabile l’assunzione di cibo integrale deve essere moderato in quanto può essere controproducente e peggiorare sintomi di gonfiore e fastidio addominale. Troppo chewing gum che contiene menta può peggiorare altresì il reflusso perché la menta allenta la pressione dello sfintere che separa l’esofago dallo stomaco, facilitando il reflusso acido. Inoltre le continue deglutizioni aumentano il quantitativo di aria ingoiata che si traduce in aerofagia, disturbo ben noto in chi soffre di gonfiore. Il tè di per sé può infastidire uno stomaco di una persona che ad esempio è allergica al nichel.

In conclusione un paio di consigli

Bisogna ascoltarsi interiormente e capire i segnali “di pancia” per comunicarli al proprio medico o specialista che sarà in grado di tradurli. Ogni intestino è unico e diverso dagli altri per cui valgono sempre di più suggerimenti ad hoc.

 

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