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Un’anestesia dolce per i bimbi

17/06/2008

Nel corso della loro vita, i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile devono essere sottoposti a interventi chirurgici di diversa entità. In Humanitas si è creatoun percorso facilitato per questi piccoli pazienti e per le loro famiglie. Il prof. Nicola Portinaro, responsabile dell’Ortopedia Pediatrica, e la sua équipe hanno scelto di appoggiarsi al Day Hospital Chirurgico diretto dalla dott.ssa Roberta Monzani, che ci parla di questa collaborazione e ci spiega le caratteristiche dell’anestesia a cui vengono sottoposti i bambini.

Un team di specialisti
“La collaborazione col prof. Portinaro è iniziata anni fa con l’obiettivo di rendere il meno traumatico possibile il trattamento chirurgico su bambini affetti da varie patologie neuromotorie, di cui la paralisi cerebrale infantile è la più frequente per incidenza ed è causata nella maggior parte dei casi da una carenza di ossigeno al momento del parto oppure da una nascita prematura. Proprio nell’ambito di questa patologia, vi sono pazienti in coma vegetativo, con i quali non è possibile stabilire un contatto e risulta molto difficile interpretarne i sintomi. Vi sono poi altri bambini che presentano problemi di tipo motorio, ma le cui funzioni intellettuali sono normali e il medico riesce quindi a capire più facilmente l’entità della sintomatolgia dolorosa.
Questi bimbi sono affetti da spasmi muscolari provocati dalla spasticità che ne limitano notevolmente le abilità motorie. Per risolvere questo problema si può ricorrere a iniezioni di tossina botulinica per cui il bambino viene sottoposto a blanda sedazione. I risultati non sono sempre garantiti, ma in una buona percentuale dei casi si riesce a ottenere una distensione dei muscoli e una diminuzione del dolore. Un altro tipo di intervento che viene effettuato dal prof. Portinaro presso la struttura di Day Hospital sono le osteotomie di bacino e femore. Si tratta di interventi importanti dove è necessario seguire attentamente il bambino sia per quanto riguarda l’anestesia che per quanto concerne la terapia del dolore post-operatorio”.

L’anestesia
“Spesso nei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile è più facile riscontrare problematiche respiratorie che cardiovascolari. Possono anche essere presenti disordini metabolici, in quanto questi pazienti presentano spesso difficoltà ad alimentarsi. In ogni caso, l’anestesia in questo tipo di pazienti necessita sempre di una grande attenzione e della minore invasività possibile. In caso di intervento chirurgico, quindi, questi bambini devono essere sottoposti a un’anestesia su misura perché hanno un equilibrio respiratorio e a volte anche cardiovascolare molto delicato. Ove possibile, si ricorre all’anestesia spinale in quanto consente di essere meno invasivi ed è provato che controlla meglio il dolore post-operatorio, anche perché la difficoltà maggiore nella gestione di questi particolari pazienti è proprio il sintomo dolore. Purtroppo si crede ancora che il bambino non percepisca il dolore allo stesso modo dell’adulto in quanto i sistemi di trasmissione sono ancora immaturi. In realtà è esattamente come nell’adulto e l’ostacolo è la comprensione dell’entità del sintomo in quanto il bambino non lo può esprimere verbalmente. Per questi motivi si prescrivono delle terapie farmacologiche con associazioni di differenti farmaci analgesici somministrati per bocca ad orari fissi oppure in continuo per via endovenosa, senza aspettare che il bambino pianga o manifesti un disagio”.

Un percorso facilitato
“In Humanitas abbiamo creato un percorso di Day Hospital Chirurgico facilitato per i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico. Il prericovero viene effettuato con un percorso ad hoc, dove tutti gli esami preoperatori vengono eseguiti in poco tempo, massimo tre ore. I bambini più piccoli non vengono sottoposti a esami del sangue, il digiuno preoperatorio viene limitato il più possibile. I genitori possono accompagnare il bambino fino nella sala di preanestesia e lo aspettano nella sala risvegli. I piccoli possono portare con sé un giocattolo o un pelouche a cui sono affezionati: sembra che questo li possa un po’ tranquillizzare”.

A cura di Elena Villa

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Le sinergie per curare la paralisi cerebrale infantile

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