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Sistema immunitario: geni poco “attivi”, in estate ci si ammala meno

26/05/2015

Più cagionevoli d’inverno, più in salute d’estate. I geni si esprimono diversamente a seconda delle stagioni, per questo alcune malattie sorgono o peggiorano solo in alcuni periodi dell’anno. È la conclusione di una ricerca condotta da un team internazionale di scienziati e pubblicata sulla rivista Nature Communications.

In inverno i geni coinvolti nel funzionamento del sistema immunitario sono più attivi: se questo da un lato aiuta a respingere l’assalto di alcuni virus, dall’altro però può innescare altre reazioni. Ad esempio può comparire o peggiorare l’artrite, che è una malattia autoimmune ovvero causata da un attacco diretto del sistema immunitario all’organismo.

Il team ha preso in esame i campioni di sangue e tessuti di oltre 16mila persone: dei 22mila geni, un quarto era sensibile all’alternanza delle stagioni. Tra questi quelli coinvolti nel sistema immunitario e in particolare nei processi che favoriscono le infiammazioni. I ricercatori hanno notato come questi geni si “risvegliassero” nei mesi invernali nelle popolazioni dell’emisfero a Nord dell’Equatore e nei mesi estivi in quelle dell’emisfero opposto. Come spiegare questa stagionalità? Secondo gli autori dello studio, alla base potrebbe esserci una variazione nei vari sottotipi cellulari del sangue, che varia in modo diverso tra gli emisferi (tra Regno Unito e Gambia, come si legge nello studio).

Le variazioni dei geni sono influenzate anche dallo stile di vita e dai ritmi circadiani

Le infiammazioni giocano un ruolo cruciale in alcune patologie come il diabete di tipo 1, l’artrite reumatoide e nei disturbi cardiaci che raggiungono un picco in inverno. In Inghilterra, spiegano ancora i ricercatori, tra gennaio e marzo c’è un maggior numero di nuovi casi di diabete di tipo 1. Infine, anche i geni collegati al metabolismo sembrano essere sensibili ai cambi di stagione.

«I risultati di questo lavoro non sono inattesi: non è sorprendente che i geni associati al sistema immunitario o ai processi infiammatori si esprimano diversamente in inverno o in estate dal momento che le stagioni sono legate alle condizioni meteorologiche», spiega il dottor Paolo Vezzoni, ricercatore del Cnr e direttore del Laboratorio di Biotecnologie Mediche di Humanitas. «Sulle variazioni dei geni dei linfociti, ovvero le cellule del sangue fondamentali per il sistema immunitario, pesano diversi fattori. Anche la luce e i ritmi circadiani, o l’alimentazione e lo stile di vita, possono influenzarle», aggiunge lo specialista.

 

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