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Io mi lavo le mani, e tu? Così diciamo stop ai microbi

05/05/2015

Operatori sanitari ma non solo: lavarsi le mani è la prima, fondamentale regola di igiene. Per questi, avere le mani pulite vuol dire fermare epidemie ed evitare infezioni, in poche parole salvare vite umane. Per tutti, significa proteggere la propria salute da microbi e batteri e allontanare il rischio di contrarre malattie. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) celebra oggi 5 maggio la Giornata mondiale per l’igiene delle mani nelle attività sanitarie. A medici, personale, pazienti e visitatori è rivolto lo slogan “Save Lives: Clean Your Hands” (“Salva vite: lavati le mani”), un invito a mettere in atto le buone pratiche di igiene personale per operare in sicurezza nelle strutture sanitarie. L’ospedale Humanitas ha raccolto con entusiasmo l’appello dell’organizzazione internazionale con una campagna di sensibilizzazione e informazione* rivolta a tutti.mani2015

All’interno dell’ospedale saranno infatti distribuite delle spille con la scritta “Io mi lavo le mani, e tu?”. Un’accurata pulizia delle mani permette di ridurre del 40% il rischio di infezioni, seguendo allo stesso tempo anche le altre importanti regole comportamentali e igieniche. Come sottolinea l’Oms, l’igiene delle mani è un indicatore della sicurezza e della qualità di un sistema sanitario nazionale. Tutto passa dalle mani di medici e infermieri: da una semplice iniezione a un intervento chirurgico all’uso dei dispositivi tecnologici. Ma sono anche il veicolo principale di trasmissione di agenti patogeni responsabili delle infezioni, la complicanza più grave e frequente nell’ambito dell’assistenza ospedaliera. Secondo le stime della Commissione Europea, queste colpiscono in Europa poco più di 4 milioni di persone ogni anno. Inoltre, sono spesso difficili da trattare perché i microorganismi che le causano sono diventati resistenti agli antibiotici.

 

Con una buona igiene delle mani rischio malattie giù del 30-50%

Per l’Oms sono cinque i momenti chiave in cui gli operatori devono necessariamente lavarsi le mani: prima di toccare un paziente, prima di una procedura asettica, dopo il contatto con le sacche che contengono fluidi corporei e, infine, dopo aver toccato il paziente e ciò che lo circonda. Come esser certi di aver pulito con perizia le proprie mani? Non basta sfregarsi i palmi: nulla va risparmiato, dai dorsi alle dita allo spazio tra queste. La campagna è anche sui social network con l’hashtag #handhygiene.

Ma la giornata di oggi è una valida occasione per ricordare a tutti l’importanza dell’igiene delle mani. È consigliabile lavarsele per almeno 30 secondi, strofinando per bene tutta la superficie: solo con acqua e sapone è possibile ridurre di 10 volte i batteri presenti. Su un centimetro quadrato di pelle possono esserci infatti più di mille batteri che possono sopravvivere fino a 3 ore. Le mani umide trasferiscono mille volte più microorganismi rispetto a quelle asciutte. Con il contatto fra mani sporche, occhi e bocca, i batteri possono migrare causando infezioni anche gravi: una corretta igiene può ridurre l’incidenza di malattie del 30-50%.

Fra le iniziative pensate per il pubblico e gli operatori sanitari volte a sensibilizzare al valore di una buona igiene delle mani nella lotta contro infezioni, Humanitas lo scorso anno ha lanciato un video educational. Immagini e suoni raccontano, attraverso una serie di semplici istruzioni, come ottenere un corretto lavaggio delle mani. Ecco il video

Il tema dell’igiene delle mani è stato anche al centro della campagna “ComunicAnimare la salute”, un progetto di promozione della salute tradotto in 4 originali cartoon realizzato nel 2012 da Humanitas Gavazzeni in collaborazione con Bruno Bozzetto e con il patrocinio di Asl e Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione per la tutela della salute.

Il cartoon dedicato all’igiene delle mani (gli altri sono stati dedicati alla corretta alimentazione, alle dipendenze da fumo, droghe, alcol, gioco, all’ansia e lo stress in giovane età) realizzato dallo Studio Bozzetto&Co, sottolinea un comportamento sbagliato  molto comune, e cerca, attraverso l’umorismo e l’ironia, di far riflettere su quanto sia importante salvaguardare la propria salute. Il cartoon, della durata di 45 secondi, è disponibile sul canale di You Tube di Humanitas Gavazzeni

 

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* La campagna è stata realizzata in collaborazione con B-Braun, l’azienda che ha messo a disposizione di Humanitas le soluzioni idroalcoliche in ospedale

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