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Prevenzione

Vaccini e influenza, 5 motivi per non aver paura

15/12/2014

C’è troppa disinformazione intorno al tema dei vaccini. Caos alimentato quest’anno dai recenti casi di cronaca che hanno toccato da vicino una delle “armi” per la salute pubblica più sicure e diffuse: il vaccino antinfluenzale. Risultato: il crollo delle vaccinazioni con punte dell’80% ha riguardato anche le fasce della popolazione che corrono i rischi maggiori per le complicanze della patologia influenzale.

Al professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, abbiamo chiesto un punto di vista scientifico sull’argomento “vaccinazione”. Ecco, quindi, 5 motivi per non aver paura di questi farmaci.

 

1. I rischi dell’epidemia influenzale

Con l’influenza non si scherza. I dati dell’Istituto superiore di sanità parlano di circa 8.000 morti l’anno legate alle complicazioni delle sindromi influenzali. «L’influenza è una patologia che può avere ripercussioni anche graviper la salute di alcune categorie di soggetti, come gli anziani, i pazienti con malattie croniche, pazienti con un sistema immunitario debole o compromesso, tra i quali anche i bambini», evidenzia il professor Mantovani.

 

2. Il vaccino frutto della cooperazione globale

«I vaccini influenzali rappresentano il risultato di una delle poche forme di cooperazione sanitarie a livello globale – sottolinea il professor Mantovani –. L’Organizzazione mondiale della sanità ogni anno fa una previsione su quale ceppo influenzale alimenterà la pandemia e lo comunica a tutti i soggetti pubblici e privati che lavorano per fronteggiarla».

 

3. I vaccini antinfluenzali sono sicuri

«La tecnologia alla base della produzione dei vaccini è sicura e affidabile – precisa il progfessor Mantovani –. Si tratta di tecniche in continua evoluzione così come quelle per il monitoraggio delle produzioni e quelle che riguardano le sostanze adiuvanti, vale a dire quelle sostanze che permettono al sistema immunitario umano di “armarsi” contro i virus».

 

4. È un errore pensare siano inefficaci

Talvolta si dubita dell’efficacia dei vaccini, ma se c’è un margine modesto in cui la copertura non è completa, spesso si fa confusione. «Non bisogna dimenticare che spesso i pazienti lamentano sintomi e disturbi che sono “simil” o “para” influenzali – ricorda Mantovani –, ma che non sono dovuti al virus dell’influenza. Pensare che questo metta in dubbio l’efficacia dei vaccini è un errore comune».

 

5. I vaccini hanno cambiato la storia dell’uomo

Non solo quelli per l’influenza. I vaccini hanno permesso di eradicare o minimizzare l’azione di numerose malattie su scala planetaria. «Se oggi non ricordiamo più cosa sia il vaiolo, se abbiamo praticamente azzerato nel mondo occidentale la morte perinatale da tetano e, ancora, se abbiamo costruito un argine alla Poliomelite in tutto il mondo, lo dobbiamo soltanto ai vaccini», puntualizza Mantovani. «Basti pensare che la stima dell’Oms è che entro la fine di questo decennio i vaccini salveranno 25 milioni di vite”.

 

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