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Bambini

Miopia, passare molto tempo all’aperto da bambini può ridurre il rischio?

15/12/2017

Nuove evidenze sul rapporto fra miopia e stili di vita. Secondo una ricerca condotta dall’Erasmus Medical Center di Rotterdam (Olanda) pubblicata di recente su British Journal of Ophthalmology, il numero delle ore trascorse al chiuso si associa in modo significativo a questo difetto della vista. Ne parliamo con il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University.

La ricerca

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati relativi a 5711 bambini di sei anni d’età. Questi si riferivano a una visita cui erano stati sottoposti per misurare l’acuità visiva e a un esame obiettivo per valutare chi avesse sviluppato la miopia. Poco più del 2% dei partecipanti era miope. Tra le altre informazioni valutate dai ricercatori c’erano le attività quotidiane dei bambini.

È emerso che i bambini miopi trascorrevano più tempo negli ambienti chiusi e meno all’aperto rispetto ai bambini non miopi. Inoltre presentavano un minor livello di vitamina D e un Indice di massa corporea maggiore e facevano meno sport. Tuttavia l’associazione più rilevante era proprio quella con il tempo passato all’aria aperta o meno.

Pertanto già a sei anni – concludono i ricercatori – i fattori ambientali possono rappresentare un importante fattore di rischio per la miopia.

La miopia

Chi è colpito da miopia non riesce a mettere a fuoco in maniera adeguata le immagini da lontano. È uno degli errori di rifrazione più comuni e in moltissimi casi si diagnostica in età scolare. Con la crescita il difetto tende a peggiorare fino a stabilizzarsi, tendenzialmente, entro i 40 anni.

La ricerca scientifica è da tempo impegnata nell’individuazione dei fattori correlati all’insorgenza di questo difetto della vista. Sicuramente la miopia ha un’origine genetica ma molto probabilmente anche l’ambiente gioca un ruolo non secondario. Tra i fattori ambientali che si sono meritati l’attenzione dei ricercatori c’è proprio l’esposizione ai raggi solari e negli ultimi anni molti studi hanno indicato questa relazione.

Ad esempio nel 2015 uno studio pubblicato su Journal of the American Medical Association aveva concluso che fra i bambini di sei anni che non passavano molto tempo all’aperto aveva il 40% aveva sviluppato miopia. La percentuale scendeva al 30%, invece, fra chi faceva ogni giorno almeno 40 minuti di attività all’aperto. Qualche anno prima, nel 2011, è stato presentato uno studio della Cambridge University al congresso annuale dell’American Academy of Ophthalmology secondo cui per ogni ora in più a settimana trascorsa all’aria aperta il rischio di miopia si riduceva del 2%.

L’esposizione alla luce solare – con le dovute precauzioni relative alla protezione solare nei periodi più caldi dell’anno – e l’abitudine a coprire maggiori distanze con lo sguardo potrebbero dunque aiutare i bambini a conservare una vista più acuta. Certamente sottoporsi a visite periodiche dall’oculista è il mezzo migliore per fare prevenzione e presidiare la salute degli occhi.

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